Il leader M5s sul blog pubblica i nomi e i cognomi dei finanziatori della campagna delle scorse Europee. E in una postilla si rivolge al presidente del Consiglio chiedendo i dati di chi ha partecipato agli eventi di autofinanziamento del Partito democratico
Quindicimila e 757 donazioni per una media di 38 euro ciascuna (e qualche picco di 500 o 200 euro). Beppe Grillo sul blog pubblica la lista di donatori (nomi e cognomi) che hanno contribuito alla campagna elettorale del Movimento 5 stelle per le Europee. E subito ne approfitta per attaccare il presidente del Consiglio: “Adesso”, scrive il leader sul sito, “aspettiamo la rendicontazione della cena di Renzie, quanti soldi ha sborsato Buzzi? E gli altri? Chi sono quelli dei mille euro a botta e dei diecimila a tavolino? Ci faccia sapere”. La postilla polemica fa riferimento alle cene di autofinanziamento organizzata dal Partito democratico il 7 novembre scorso a Roma. Ancora non è stato pubblicato, nonostante le promesse, l’elenco dei partecipanti. Renzi, intervistato da “Bersaglio mobile” su La7, ha detto di “non avere idea” se fosse presente anche l’uomo delle cooperative arrestato nell’ambito dell’inchiesta “mafia capitale”. Una presenza invece confermata da uno dei soci della cooperativa: “Eravamo in 5 e c’era Buzzi. Abbiamo dato mille euro a testa”.
Intanto Grillo, a sette mesi dalle elezioni Europee, pubblica sul blog la lista dei finanziamenti ricevuti. “Il Movimento 5 Stelle“, scrive, “ha finanziato la sua campagna elettorale per le europee di maggio 2014 con le micro donazioni volontarie di 15.757 cittadini che hanno donato in media 38 euro a testa. Grazie a loro infatti il M5S ha raccolto 597.253,31 euro, ne sono stati spesi 443.939,66. Le voci di spesa rendicontate sono pubblicate qui, insieme alla lista dei donatori con relativo contributo. Il fondo residuo di 153.314 euro sarà devoluto al comitato per la gestione del referendum no-euro, uno dei 7 punti del M5S presentati agli italiani in occasione delle elezioni europee”. E conclude: “Grazie a tutti coloro che ci hanno sostenuto con un piccolo contributo. Fare politica senza finanziamenti pubblici e in piena trasparenza è possibile”.