L’archiviazione riguarderebbe per Bruti anche l'assegnazione dell’inchiesta San Raffaele e l’estromissione dell'aggiunto Alfredo Robledo dalla guida del pool anticorruzione
Niente azione disciplinare per il procuratore di Milano Edmondo Bruti Liberati per le modalità di assegnazione del procedimento Ruby e di altre inchieste delicate e nemmeno per il suo aggiunto Alfredo Robledo per la vicenda della gestione dei 172 milioni sequestrati nell’inchiesta sui derivati. Lo ha deciso il Pg della Cassazione. Restano aperti gli accertamenti su altre vicende.
L’archiviazione riguarderebbe per Bruti anche l’assegnazione dell’inchiesta San Raffaele e l’estromissione di Robledo dalla guida del pool anticorruzione. Mentre resterebbero ancora aperti gli accertamenti sul presunto doppio pedinamento che secondo Bruti sarebbe avvenuto nell’ambito dell’inchiesta Expo per colpa di Robledo (ma l’episodio è stato da questi apertamente smentito) e sul fascicolo Sea, dimenticato in cassaforte dal procuratore.
Lo scontro in Procura a Milano era scoppiato la scorsa primavera quando Robledo aveva denunciato le anomalie nelle assegnazioni di alcuni fascicoli ai dipartimenti non di competenza. Il Csm aveva archiviato l’esposto, ma le tensioni non si sono fermate.