Ha speso più di quanto doveva per la campagna elettorale del 2010 e per questo la Corte d'Appello di Venezia ne ha stabilito l'estromissione dall'assise veneta. Ma per il governatore è tutto ok: "La invito a continuare a lavorare in giunta"
C’è ma non c’è. Decaduta da consigliere regionale Isi Coppola (Pdl) resta ancora assessore all’Economia, allo Sviluppo, alla Ricerca e all’Innovazione e referente per le attività produttive per il commercio, per le piccole e medie imprese della Regione Veneto in attesa di un pronunciamento definitivo. E anche con la delega per le infrastrutture che era stata di Renato Chisso prima dell’arresto lo scorso 4 giugno nel corso dell’indagine del Mose. Ieri il consiglio regionale del Veneto, dopo la sentenza di decadenza della Corte d’appello di Venezia di un mese fa, ha votato la decadenza in aula di Isi Coppola per aver speso nella campagna elettorale del 2010 più di quanto aveva dichiarato effettivamente. Il tetto massimo previsto è di 40mila euro.
Sul suo scranno siederà ora l’eterno rivale, Renzo Marangon, che con lei si è spartito (a botte di voti, lei ne ha presi 8mila in più) il Polesine. E che sembra sia anche ‘l’ispiratore’ della battaglia legale contro di lei, iniziata proprio da un fedelissimo di Renzo Marangon, Luca Rossetto. Pur perdendo la carica di consigliere regionale, Isi Coppola, che molto probabilmente presenterà ricorso in Cassazione, ha tenuto però quella di assessore. “Siamo di fronte a una sanzione amministrativa contro la quale si può ricorrere a un altro grado di giudizio, Isi Coppola non ha commesso alcun reato e non c’è alcuna interdizione dai pubblici uffici. È riconfermata assessore e la invito a continuare a lavorare”, ha spiegato Luca Zaia, presidente della Regione. Ha atteso il pronunciamento del Consiglio e poi ha preso una decisione difficile. Lo ha fatto, come aveva annunciato già il mese scorso, sulla base delle direttive dei suoi avvocati – tra gli altri il costituzionalista Mario Bertolissi – che hanno sottolineato che per quanto la decadenza possa essere esecutiva da subito si tratta pur sempre di un pronunciamento temporaneo soggetto a ricorso.
La sentenza definitiva arriverà infatti almeno a fine gennaio. E fino a quel momento Coppola è destinata a rimanere. “Entro Natale faccio tutti i ricorsi del caso – ha spiegato lei soddisfatta – della parte legale non me ne occupo in prima persona. Non è mai stato mio interesse e questa esperienza mi ha ulteriormente allontanato dalla logica e dall’idea di una giustizia sana. In ogni caso i miei legali stanno preparando tutto. Presenteremo tutto entro Natale. Credo che il voto in consiglio commenti già da solo. Hanno votato in 28. Voglio ringraziare il presidente e l’opinione pubblica. Si sono mossi i molti, decisamente oltre ogni aspettativa”. E infatti a manifestare preoccupazione di una possibile decadenza di Isi Coppola nei giorni scorsi sono state soprattutto le associazioni di categoria, preoccupate per l’esito dei progetti avviati con la Regione. Tant’è che quando si è saputo che Isi Coppola sarebbe rimasta al suo posto, hanno commentato positivamente. Una presa di posizione, quella del presidente che non è piaciuta invece ai consiglieri che hanno votato. “Ha anticipato la fiducia all’assessore alla votazione in consiglio – dice Bruno Pigozzo, consigliere regionale del Pd – in ogni caso penso che ieri si sia perso del tempo in discussioni inutili. La decadenza era già decisa dalla Corte d’Appello a noi spettava solo la surroga”.