Caos nel Pd di Modena per il caso delle quote alla federazione locale del partito, 2500 euro al mese, che il deputato Matteo Richetti non avrebbe più versato dal 2013. Per questo, lo stesso deputato, un renziano della prima ora, è stato segnalato al comitato dei garanti. L’accusa arriva dal tesoriere provinciale Valter Reggiani: “Come stabilito dallo statuto del partito, ho comunicato alla Commissione provinciale di garanzia la parziale inadempienza del deputato eletto nel collegio modenese. Siamo di fronte a un ritardo, superiore all’anno, nei pagamenti delle quote stabilite dal regolamento interno del partito locale”. Reggiani spiega anche come funziona il meccanismo di trasferimenti dei fondi: “I parlamentari modenesi del Pd versano, mensilmente, una quota di 1.500 euro al partito nazionale e di 2.500 euro al partito locale”. Poi il tesoriere manda un ultimo avviso al deputato: “Saranno i garanti ora a vagliare la posizione di Richetti, il quale, lo ricordo, ha tuttora comunque modo di mettersi in regola con i versamenti”. Richetti inoltre sarebbe l’unico tra i parlamentari della sua provincia eletti con il Pd a non aver ancora fatto i versamenti. Interpellato da ilfattoquotidiano.it, il parlamentare però respinge le accuse: “Solo negli ultimi tre mesi ho dato 10mila euro al Partito a Roma. Parlo di dicembre, novembre e ottobre. Non so quanti Pd ci siano, ma se c’è più di un partito, ditemelo”. L’ex presidente del consiglio regionale dell’Emilia Romagna respinge l’accusa di essere ‘moroso’: “Quando ero consigliere regionale versavo a Bologna. I sindaci versano a Modena, i parlamentari a Roma, per quanto mi riguarda. Se così approfondiremo”.
Richetti è tra gli ex consiglieri regionali della legislatura passata, indagati per peculato in merito ai rimborsi spese che, secondo l’accusa della Procura della Repubblica, non sarebbero stati giustificati. Proprio nel giorno in cui emerse il suo nome nell’inchiesta delle pm Morena Plazzi e Antonella Scandellari, il politico modenese si era ritirato dalla corsa delle primarie Pd per la candidatura a governatore dell’Emilia Romagna. La questione degli eletti che non sarebbero in regola con i pagamenti del resto non riguarda solo l’Emilia Romagna. Solo negli ultimi giorni un caso analogo si è verificato in Piemonte dove i garanti hanno richiamato Massimiliano Fiorio, deputato di Asti che il 22 dicembre, di fronte alla commissione regionale di garanzia dovrà rispondere di un presunto mancato versamento di una parte delle sue quote. “In quella sede chiarirò la situazione, producendo la documentazione che attesterà la regolarità della mia posizione sul versamento delle quote”.
Intanto a Modena la preoccupazione della federazione democratica non riguarda solo le quote di Richetti. Il bilancio finanziario 2014 non è stato affatto positivo: “Il 2014, dal punto di vista delle finanze del partito, non è un anno che si chiuderà con un attivo come era stato invece per il 2010, il 2011 (nel 2012 ci fu il terremoto e ci fu un pareggio, ndr) e il 2013. I dati non sono ancora definitivi, il bilancio, infatti, non è chiuso e da qui alla fine dell’anno speriamo ancora che alcuni aspetti possano migliorare”, spiega Reggiani. “Possiamo già però confermare che nel 2014 abbiamo registrato un calo nel tesseramento, anche se non ancora del tutto quantificabile, mentre il maltempo estivo ha pesato su molte delle feste tenutesi sul territorio”.