La Corte dei Conti dell’Emilia Romagna ha assolto la giunta dell’ex sindaco di Bologna (e candidato alle primarie in Liguria) Sergio Cofferati, di cui faceva parte anche l’attuale primo cittadino Virginio Merola, dall’accusa di danno erariale per 1,2 milioni nell’ambito del progetto Civis, il tram su gomma a guida ottica mai realizzato.
La Procura contabile aveva citato in giudizio Cofferati, la giunta e due dirigenti comunali, contestando un danno causato dalla delibera dell’ottobre 2004 con cui si approvò il progetto della metropolitana, che però, nella parte ovest della città, andava a sovrapporsi al percorso già deciso del Civis, che così fu necessario cambiare. Ma la tratta che si dovette modificare era già stata progettata dalle aziende vincitrici dell’appalto, Irisbus del gruppo Fiat e Ccc, per un costo di 1,250 milioni euro. Soldi pagati da Atc, l’allora azienda comunale di trasporti e, secondo la ricostruzione dell’accusa, sprecati. “La vicenda in esame – spiegava l’atto di citazione – è stata gestita in modo macroscopicamente confliggente con il principio secondo cui l’esercizio dell’azione amministrativa deve essere improntato ai canoni della legalità, dell’efficacia, dell’efficienza e dell’economicità, e deve rispondere ai criteri di ragionevolezza che rappresentano corollari del principio di buon andamento della Pubblica amministrazione”. Ma i giudici hanno ritenuto che la somma non doveva essere pagata da Atc, ma dai concorrenti che si erano aggiudicati l’appalto, ovvero Irisbus e Ccc, per cui non c’è danno erariale.