Chi vorrebbero gli italiani come successore di Giorgio Napolitano? Napolitano. Nonostante il presidente della Repubblica abbia già fatto un’eccezione accettando le richieste dei partiti di allungare il suo primo settennato per altri due anni, il “gioco” compiuto dall’istituto di sondaggio Ixè ha avuto un suo senso. Il capo dello Stato arriva alla fine del suo mandato con una tendenza di popolarità in calo, ma se il suo nome finisce nella rosa dei candidati al Colle resta il preferito degli intervistati. Per l’esattezza 19% davanti a nomi apparentemente più popolari come quelli di Emma Bonino (15%), Romano Prodi e Mario Draghi (10%). Per non parlare delle altre figure che girano: il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan viene scelto solo dal 4% del campione, Walter Veltroni solo dal 3. Pesa – come per la scelta del partito – una significativa area di “astensione”, per così dire: il 39% risponde che non saprebbe quale nome proporre, a sottolineare uno smarrimento per la carenza di figure di riferimento.
Ixè è l’unico istituto che si è cimentato in un quesito del genere di recente. Le precedenti rilevazioni erano state fatte a novembre. In un sondaggio di Intersondaggi pubblicato dal Gazzettino e sondaggipolitici.org – senza il nome di Napolitano in campo – gli intervistati avevano scelto Veltroni (23%), davanti a Romano Prodi (18), Anna Finocchiaro (14), Padoan (12), Piero Fassino e Gianni Letta (11), Stefano Rodotà (7) e Pier Ferdinando Casini (4).
Pochi giorni dopo era stato DiMartedì a diffondere un sondaggio di Ipsos. In questo caso in testa si trovava Prodi con il 19%, davanti a Rodotà (18), Laura Boldrini (12), Veltroni (11), Finocchiaro (8), Piero Grasso (6), Roberta Pinotti 3. Ma di nuovo veniva rappresentata una fascia di indecisi: il 23% rispondeva “nessuno di loro, non sa, non indica”. Una grande confusione che potrebbe essere analoga a quella dei futuri voti del Parlamento in seduta congiunta.