Con il Paese che veleggia verso le elezioni anticipate, sull’elezione del presidente della Repubblica da parte del Parlamento si allunga l’ombra dei brogli. Ad evocare questa possibilità è stato un deputato greco del piccolo partito di destra Greci indipendenti, Actor Pavlos Haikalis, che denuncia: “Hanno cercato di corrompermi“. Parlando a un programma televisivo, il parlamentare dice che gli sono stati offerti “2-3 milioni di euro in contanti, le restituzione di un prestito e contratti di pubblicità”. È la seconda denuncia del genere da parte di un deputato di Greci indipendenti in relazione alle elezioni del presidente.
Il Parlamento ha a disposizione tre tentativi per scegliere il presidente della Repubblica, al termine dei quali se non riuscirà a eleggerlo cadrà il governo di Antonis Samaras e dovranno essere indette elezioni anticipate. Il primo tentativo di elezione si è tenuto il 17 dicembre e si è concluso con una fumata nera; il secondo è in programma per il 23 dicembre e per l’elezione saranno necessari almeno 200 voti sui 300 membri del Parlamento; la terza votazione si terrebbe eventualmente il 29 dicembre e in quel caso per l’elezione saranno sufficienti 180 voti. La coalizione al governo, composta da due partiti, ha 155 seggi in Parlamento e ha dunque bisogno dell’appoggio dell’opposizione o di deputati indipendenti per ottenere l’elezione del candidato conservatore Stavros Dimas, ex commissario Ue.