“Pubblicheremo il report di Garcia in forma appropriata”. Il presidente della Fifa, Sepp Blatter, ha così “assicurato” sulla pubblicazione dell’indagine di Michael Garcia, del comitato etico della Federazione internazionale, sulla controversa assegnazione dei Mondiali di calcio 2018 e 2022 rispettivamente a Russia e Qatar. Bisogna capire però cosa intende il capo del calcio mondiale per “forma appropriata“, dato che la decisione di pubblicare il report, comunicata venerdì 19 dicembre, arriva 24 ore dopo le dimissioni, in polemica con la Fifa, dello stesso Garcia, dopo che il presidente della camera giudicante della Commissione etica Eckert, lo scorso 13 dicembre, aveva respinto le sue conclusioni dell’inchiesta. “Nessun comitato indipendente, investigatore o gruppo può cambiare la cultura di una organizzazione”, aveva detto l’ormai ex membro del comitato etico, nel cui rapporto di 430 pagine si denunciano “irregolarità gravi e di vasta portata nel processo di nomina e sulle questioni elettorali”. La Fifa però lo aveva pubblicato solo parzialmente “per motivi legali”, negando ogni critica alla trasparenza dei lavori di assegnazione.

“Dobbiamo ricordare che, mentre il report è definitivo, le indagini derivanti dal documento non lo sono – ha detto Blatter, precisando che la Fifa ha sempre agito con determinazione affinché si sapesse la verità. Dobbiamo assicurarci che le indagini e i procedimenti non vengano compromessi. Ho chiesto all’esecutivo – ha aggiunto – di votare a favore della diffusione del rapporto”. Il presidente ha poi ammesso la perdita di credibilità della Federazione dopo la gestione del rapporto: “La diffusione solo parziale del report è diventata un ostacolo nel processo di ricostruzione della fiducia dell’opinione pubblica nei confronti della Fifa. Questo – ha continuato – è il prezzo da pagare perché dobbiamo essere sicuri di rispettare le regole della nostra organizzazione e di non violare il vincolo di fiducia, con il rischio che in futuro eventuali informatori decidano di non collaborare più”.

Se il prosieguo delle indagini che cita Blatter ne modificherà il testo non è dato saperlo, sta di fatto che il numero uno del calcio intercontinentale ha annunciato che la Fifa non rivedrà il voto per l’assegnazione dei campionati del mondo in Russia e Qatar: “Il report è storia – ha affermato – io guardo al futuro“. Sulla base dei pareri di “esperti legali indipendenti”, “non c’è motivo legale per revocare la decisione presa dall’esecutivo” nel dicembre 2010. “Le raccomandazioni ricevute, ha aggiunto Blatter, consentiranno di “migliorare il processo di selezione delle sedi dei Mondiali e tutti potranno essere fiduciosi, i processi per l’assegnazione dell’edizione 2026 saranno corretti, etici e trasparenti”.

Che il report di Garcia venga presentato intonso da modifiche o meno “in forma appropriata” si saprà solo al momento della sua pubblicazione. Mentre l’indagine è già passata in mano al suo successore, Cornel Borbely, i prossimi due campionati del mondo, che si trovino irregolarità o meno, si giocheranno in Russia e Qatar.

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