L’orso, uno dei gruppi di punta della Garrincha Dischi, svela le prime carte sul nuovo disco in uscita. Il lancio del singolo “Giorni migliori”, infatti, anticipa la pubblicazione dell’album “Ho messo la sveglia per la rivoluzione”, atteso per il 3 febbraio. La band milanese ha saltato stavolta i canali tradizionali della promozione, lasciando ai fan la possibilità di scaricare o ascoltare l’inedito, insieme alla b-side “Lei, Lui”, direttamente da iTunes a partire dal 15 dicembre.
“Un piccolo esperimento di microsociologia che si lega ad “un’invocazione all’agire, al coraggio di fare qualcosa di buono in questo momento storico”
Il lancio del singolo “Giorni migliori” è anche accompagnato da un video, rilasciato il 19 dicembre sul canale Youtube della label emiliana, che racconta le reazioni di persone comuni di fronte a una situazione inconsueta. Un piccolo esperimento di microsociologia che si lega ad “un’invocazione all’agire” – come spiega lo stesso frontman Mattia Barro – “al coraggio di fare qualcosa di buono in questo momento storico”. Nella clip, i componenti de L’orso si trovano con gli occhi bendati nelle piazze principali di alcune città italiane. Accanto a loro, un cartello recita: “E se per rivoluzionare la tua giornata bastasse un abbraccio? Io sono qui”. Le reazioni dei passanti di ogni età e nazionalità non tardano a manifestarsi: dall’iniziale diffidenza, si passa all’abbandonarsi agli abbracci dei ragazzi bendati.
“I piccoli gesti si fanno a prescindere dalla persona che si ha di fronte. Una semplice rivoluzione della quotidianità: fare del bene”
Il video, che cita in parte i “Free Hugs” nati a Sidney una decina d’anni fa, si arricchisce di un messaggio nuovo. “Volevamo aggiungere a questo videoclip/esperimento sociologico il concetto di fiducia cieca per dare un significato più conciso” ci dice il cantante. “I piccoli gesti si fanno a prescindere dalla persona che si ha di fronte. Una semplice rivoluzione della quotidianità: fare del bene, per il valore immenso che ha. Ripartiamo da qui”.
Il messaggio ben si sposa alle idee che hanno guidato la stesura dell’album, il cui titolo cammina in bilico, come ci racconta Mattia, “tra la necessità di dover ripartire da una rivoluzione personale, in cui il migliorare se stessi giova all’equilibrio del mondo attorno a noi, e il bisogno di dare un segnale di partenza ad una generazione assopita. È tutto giocato sull’ironia della rivoluzione sul divano”.
L’arrangiamento di “Giorni migliori” risente positivamente del cambio di formazione che ha preceduto la registrazione del nuovo disco, grazie all’arrivo di Omar Assadi e Francesco Paganelli. “Cercavamo un suono nostro, qualcosa di fresco, internazionale nella sua italianità” – ci conferma Mattia – “La nuova line-up è riuscita in questo lavoro: trovare un suono nuovo e chiaro per L’orso”.