A tredici anni dall’apparizione su Game Boy Advance, Rubino e Zaffiro si rifanno il trucco e si ripresentano su Nintendo 3DS
Nintendo sa che siamo degli inguaribili romantici, che ci commuoviamo con poco e che cediamo spesso e volentieri alla nostalgia, prigionieri di meravigliosi ricordi in cui avevamo ancora tutti i capelli e i videogiochi avevano solo due dimensioni. Perché fargliene una colpa se, ormai con regolarità diabolica, pesca dal suo illustre passato e decide di riproporci qualche antica perla, prontamente aggiornata e potenziata in ogni ambito?
I Pokémon non sono nuovi alla pratica: se è dai tempi di Giallo che si è affermata la consuetudine di offrire una sorta di “best of” di ciascun episodio, Rosso Fuoco/Verde Foglia ha fatto da apripista per i remake veri e propri. Zaffiro Alpha/Rubino Omega, tredici anni dopo l’originale pubblicazione su Game Boy Advance, ci riporta a Hoenn, nei giovani panni di un allenatore appena trasferitosi nel continente. La trama è ancora una volta un canovaccio, un insieme di eventi ampiamente prevedibili e poco emozionanti, qui debolmente ravvivati da alcuni cameo e rimandi che strizzano l’occhio ai fan di vecchia data.
Se le macchinazioni delle organizzazioni criminali che il nostro dovrà combattere – Team Idro o Magma a seconda dell’edizione scelta – sono inalterate rispetto all’originale, le novità emergono sin dalla prima schermata di gioco. Il motore grafico, tanto per cominciare, è lo stesso visto all’opera poco più di un anno fa con X/Y. Ogni ambientazione ora è tridimensionale, la regia virtuale dinamica regala scorci suggestivi, il set di animazioni completamente rivisto regala brio alle fasi di lotta. L’effetto 3D, sbandierata feature esclusiva del portatile Nintendo, non dà il meglio di sé: chiamato in causa quasi esclusivamente durante i combattimenti, provoca vistosi rallentamenti e l’acutizzarsi dell’aliasing.
Sostanziali le novità sul fronte del gameplay. Megaevoluzioni e minigiochi con cui potenziare le proprie creature, meccaniche introdotte in X/Y, vengono riproposte quasi immutate. Il Flauto Eone rende interattive le fasi d’esplorazione dei cieli di Hoenn a cavallo di Latios e Latias. Le Superbasi Segrete, piccole aree personalizzabili, possono essere visitate da altri utenti connettendosi online.
A subire l’aggiornamento più sostanzioso è stato il Multi PokéNav: versione potenziata dell’omologo strumento elettronico utilizzato nell’originale, che presenta nuove funzioni come il NaviTalk, una sorta di trasmissione televisiva interattiva generosa di consigli, e il NaviDex. Grazie a questo portentosa applicazione potrete semplificarvi, e non di poco, il compito di catturare tutti i mostriciattoli che si nascondono nelle lande di Hoenn. Grazie a uno specifico rivelatore non si limiterà a segnalarvi la presenza di Pokémon particolarmente dotati nell’erba alta: terrà nota delle diverse specie presenti in ogni singola area esplorabile, segnalandovi quali mancano all’appello sul vostro Pokédex.
Dal punto di vista puramente contenutistico l’unica vera delusione di Pokémon Zaffiro Alpha/Rubino Omega riguarda l’assenza dei contenuti aggiuntivi presenti in Smeraldo: sebbene battuti i Superquattro restino tantissime cose da fare, alcune delle quali persino inedite e anticipatrici di futuri e probabili DLC (speriamo gratuiti), bisogna segnalare la dolora assenza del Parco Lotta.
Rispettoso della tradizione, infine, il combat system che, pur funzionando ancora alla perfezione e rappresentando l’ideale punto d’incontro tra profondità e immediatezza, inizia a mostrare qualche minuscolo segno di cedimento. In futuro i game designer di Game Freak dovranno impegnarsi a fondo per evolvere sensibilmente questo aspetto del brand, ma trattandosi di un remake apprezziamo l’adesione alla tradizione.
Pokémon Zaffiro Alpha/Rubino Omega, disponibile per Nintendo 3DS e 2DS, rappresenta un ottimo remake di uno degli episodi migliori dell’intera saga. Le novità introdotte, molte delle quali ereditate da X/Y, aggiornano e inspessiscono il gameplay a tal punto da renderlo consigliabile anche a chi ha già completato l’avventura su Game Boy Advance. Le nuove generazioni di videogiocatori, dal canto loro, non potranno fare a meno di ricadere nel vortice di assuefazione: per catturare tutti i 721 Pokémon avrete forzatamente bisogno di esplorare il continente di Hoenn e battere tutti i Capipalestra.
A cura di Lorenzo Fazio