Mentre Napolitano si dimette per ragioni d’età, il suo quasi coetaneo Caid Bej Essebsi vince il ballottaggio nelle elezioni libere e sta per iniziare i suoi 5 anni (insciallah) alla presidenza della Repubblica tunisina. La prima rivoluzione democratica della “primavera” araba, fatta ovviamente dai giovani in prima fila, sembra assestarsi su un uomo politico che ha compiuto gli 88, che ha 10 anni più del dittatore Ben Ali (cacciato dopo 23 anni di potere.) Ma non è, non può essere, un ritorno al passato, anche se sarebbe un passato nobile e glorioso dell’indipendenza della Francia, di Bourguiba, delle venature laiche e socialdemocratiche. E non è neanche una soluzione al ribasso trovata in extremis.
Mondo - 23 Dicembre 2014
Tunisia, Essebsi eletto presidente: una nuova ‘primavera’ a 88 anni
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