Dopo 14 stagioni, chiude CSI – Onestamente la quattordicesima stagione di CSI, il telefilm che ha cambiato il modo di produrre le fiction “gialle” in tv, ha lasciato molto a desiderare. Trame arruffate e spesso impossibili, protagonisti sempre più spenti, quasi non vedessero l’ora di andarsi a fare un drink fuori dal set, ma soprattutto il glamour di una volta che non c’è più e con questo anche gli ascolti, sempre più bassi, sembrano aver fatto decidere alla CBS di chiudere, una volta per tutte, le porte della scientifica di Las Vegas. Da qualche anno, CSI, l’originale, si trascina soffrendo anche l’accerchiamento di altre serie più fresche, soprattutto nella scrittura degli sceneggiatori, tanto che già alla fine della decima stagione, erano corse voci che la stessa sarebbe stata l’ultima. Quattro anni dopo, quelle voci, sono diventate delle certezze.
Trascorre gli ultimi tre anni e mezzo di vita a costruire l’astronave di “Halo” con i Lego – I videogame sono oramai una parte fondamentale, se non della nostra cultura, sicuramente del nostro tempo libero. Ci sono persone che per il loro video gioco preferito, sono disposte a tutto: prendete, per esempio, tale Lee Jones che ha passato gli ultimi tre anni e mezzo della sua vita ricostruendo con i mattoncini di Lego l’astronave di “Halo”. In questo lasso di tempo Jones, oltre che andare al lavoro e dormire, non ha fatto altro che dedicarsi al modellino in questione. Tutte le notti, tutti i weekend, tutti i suoi giorni di ferie, sono stati impegnati per questa… missione. Alla fine, con 7000 dollari in meno in tasca (quanto ha speso in mattoncini) Jones è riuscito a terminare un oggetto fatto molto bene, curato in ogni particolare, soprattutto per quanto riguarda la parte del motore. Peccato però che, siccome la Lego, non ha le licenze commerciali della “Halo”, il modello, lungo quasi due metri e pesante più di cento chili, non potrà mai essere esposto ufficialmente.
La figlia di Brad e Angelina vuole farsi chiamare John – Shiloh Jolie-Pitt, la figlia di otto anni di Brad Pitt ed Angelina Jolie, sta diventando un vero e proprio caso mediatico. La ragazzina di otto anni, e che sembra il sosia di Pitt, in piccolo, parrebbe aver chiesto ai genitori di farsi chiamare John, almeno così ha dichiarato la stessa Angelina dicendo anche che la figlia ”sin da subito, ha sempre voluto giocare con macchinine e soldatini”. Pettinata e sempre vestita come un maschietto, il comportamento di Shiloh ha generato milioni di indiscrezioni e supposizioni che hanno riempito i siti gossip della rete. Da un lato ci sono quelli che sostengono ciò che stanno facendo i coniugi più famosi del mondo, che avrebbero deciso di soddisfare ogni richiesta della figlia, dall’altro c’è invece chi sostiene che il tutto non sia altro che una specie di “esperimento” dei due, che starebbero tentando di modificare forzatamente le abitudini della piccola.
Vincono un premio per la luminaria di Natale più bella ma dovranno spenderlo per la bolletta della luce – Da qualche anno è diventata una specie di mania, tanto da aver generato due reality show in tv ed un concorso nazionale sponsorizzato dal quotidiano Usa Today. Stiamo parlando delle luminarie di natale “private” che addobbano le classiche villette della periferia americana. Natale dopo Natale intere comunità si dedicano al supporto del nucleo familiare che, dopo aver passato le selezioni locali, si presenta alla competizione nazionale. Le luci che addobbano le casette, sono diventate così numerose e potenti che, in qualche caso, possono anche finire con il disturbare il traffico aereo, se le stesse case sono sulle rotte di atterraggio di un aeroporto. Quest’anno, a vincere il primo premio di “Usa today” è stata la famiglia Bottoms, residente a Richmond in Virginia. Da vent’anni i Bottoms conquistavano il titolo di “migliori luci della città”, ma non erano mai arrivati ad aggiudicarsi i 5000 dollari messi in palio per quello nazionale. Per riuscirci hanno acceso luci e festoni per un totale di 178.000 lampadine, costate ben più del premio vinto, costo al quale va aggiunta la bolletta della luce, che ammonta a circa 2000 dollari per il solo mese di dicembre.
Clooney scrive una lettera alla Sony per non ritirare dal mercato “The interview” – Un film, come “The interview” che è diventato un caso degno dei giorni della guerra fredda, un attore come George Clooney che, esempio unico tra i suoi colleghi di Hollywood, chiede alla Sony di non ritirarlo dal mercato “per non cedere al ricatto degli hackers”. Clooney ha scritto una lettera che non è stata presa in considerazione, ma è comunque stata diffusa sui media, nella quale l’attore sottolinea la libertà di espressione che deve essere la base della cultura odierna del mondo del cinema. Come sapete, la Sony è stata attaccata un po’ dovunque da un gruppo di hacker troppo ben organizzati per essere dei semplici contestatori del sistema. Dai server della major è stato sottratto di tutto, compreso il copione del prossimo James Bond. Sin da subito, in molti, alla ricerca di un colpevole che potesse generare un bel “casino” a livello politico, hanno puntato il dito sulla Corea del Nord, che per altro ha negato da subito ogni suo possibile coinvolgimento. A far dubitare su questa ultima ipotesi c’è soprattutto il contenuto del film che è comunque una commedia pura e semplice, nella quale si racconta, di un complotto per eliminare il leader nord coreano Kim Jong Un. Seth Rogen, regista e protagonista, con James Franco, della pellicola, aveva già fatto parlare di sé quando, in campagna di lancio, aveva invitato il pubblico a portarsi le canne al cinema, in quegli stati dove le droghe leggere sono permesse, ed a farsi durante la proiezione del film.
Insegnante chiude due allievi nel bagagliaio, denunciata – L’idea di Heather Cagle, insegnate elementare dell’Oklahoma, di portare undici dei suoi allievi al vicino centro commerciale per uno snack è finita davvero male. Non perché la maestra non lo potesse fare, ma perché per riuscire a fare un viaggio solo dalla scuola al supermarket, l’insegnate ha infilato tutti gli undici ragazzini nella sua berlina. Così sette si sono “accomodati” sul sedile posteriore, due su quello davanti, del passeggero, mentre per i restanti due, la Cage non ha avuto idea migliore che chiuderli nel bagagliaio della vettura. Tornati a casa dopo la scuola, i due bambini “scambiati” per valigie, hanno raccontato la loro avventura ai genitori che hanno denunciato la maestra, che è stata sospesa immediatamente dall’insegnamento e denunciata per maltrattamenti.