Tante commedie identiche, l’exploit di Martone con Leopardi e un 2015 in attesa di P.T Anderson, Sorrentino e Garrone. Gioie, dolori e incassi del 2014 nelle sale italiane, con relativi titoli attesi per l’anno che verrà, si possono sintetizzare in scarne linee di tendenza in cui a farla da padrone sono gli incassi non esaltanti, pochissime sorprese (se non tra i flop) e la possibilità di riempire nuovamente le sale con attesi titoli di punta in procinto di uscire.
Meglio partire dalle note positive. E la nota più positiva di tutte è Il Giovane Favoloso di Mario Martone, con Elio Germano nella parte del poeta di Recanati, film in concorso a Venezia 2014, quasi tre ore di proiezione, opera poi straripante in sala. A fine dicembre dopo due mesi di programmazione, già la tenuta per un film italiano del genere è da urlo, ci sono in cassa 6 milioni e 147 mila euro. Il 14esimo miglior film della stagione 2014 in Italia. Se già per il 1milione mezzo di incassi di un altro capolavoro ostico per il grande pubblico come Noi Credevamo si gridava al successo, per l’ultima fatica del regista napoletano si sono mobilitati più spettatori che per una generica commedia qualsiasi dell’ultimo autunno.
La nota più positiva di tutte è Il Giovane Favoloso di Mario Martone, con Elio Germano nella parte del poeta di Recanati, in concorso a Venezia
Difficile dar torto, infatti, a Carlo Verdone quando parlando delle commedie italiane uscite nel 2014 ha detto: “troppi titoli talvolta perfino due o tre a settimana, nessuno più fa il botto, ci si oscura a vicenda”. In questo mare magnum di opere che stazionano i propri ricavi sui 3, 4 milioni di euro in media si stagliano però i veri successi comici del 2014: Tutta colpa di Freud, diretto da Paolo Genovese con 7milioni e 900mila euro d’incasso (10imo posto); Sotto una buona stella dello stesso Verdone con 10milioni e mezzo (5° posto); e Un boss in salotto di Luca Miniero con Rocco Papaleo e Paola Cortellesi che ha scritto 12milioni 311mila euro (secondo posto). Curioso inoltre che La Grande Bellezza, salito agli onori della cronaca per aver vinto l’Oscar come miglior film straniero, si sia piazzato attorno al 13esimo posto con 7milioni e 200mila euro, una performance non proprio esaltante ottenuta oltretutto con la doppia uscita in sala dopo un anno grazie al premio dell’Academy.
Dalle felicitazioni in casa Martone a cui seguono quelle più attese per Interstellar (10.576.000, quinto posto in Italia), The Wolf of Wall street (11.959.000, secondo posto, uno Scorsese così redditizio non c’era da anni), seguono i flop. Alcuni clamorosi come il coraggioso La Trattativa di Sabina Guzzanti, non andato oltre i 342mila euro d’incasso; Pasolini di Abel Ferrara fermo al palo dei 276mila euro (in Francia esce a fine anno e negli Stati Uniti non si sa); e Il Regno d’inverno, Palma d’oro all’ultima Cannes, con 229mila euro.
Quinto posto in Italia per Interstellar mentre The Wolf of Wall street ha conquistato il secondo, male Il Regno d’inverno vincitore di Cannes
Altri più difficili da decifrare, se non in termini comparativi, come ad esempio l’ultimo Woody Allen, Magic in the moonlight che registra 3milioni di euro dopo due settimane ma che ridotte il numero di copie sotto Natale difficilmente arriverà a 4. Cifra minima per Allen sul mercato italiano visto che i suoi ultimi sette-otto titoli, assolutamente intercambiabili, sono sempre rimasti ben oltre i 4 milioni di incassi. Segno che anche per il genio di Manhattan, ridotto a esili commedie con scenari da cartolina, non fa più fatta grassa nemmeno qui.
In arrivo i nuovi film di Tim Burton e Clint Eastwood. Dopo la Croisette gli ultimi lavori di Garrone e Sorrentino
Last but not least i grandi titoli del 2015 attesi in Italia. Appena digerito il cenone di San Silvestro l’1 gennaio escono sia Big Eyes di Tim Burton che il contestato American Sniper di Clint Eastwood. Il 15 è tempo del nuovo Ridley Scott, Exodus – Goods and Kings (con Christian Bale nella foto); poi il 29 ecco la coppia d’oro di Hollywood Brad Pitt con il film di guerra Fury (dove è solo interprete) e Unbroken con Angelina Jolie alla regia. Il 5 febbraio è il turno del ritorno dei fratelli Wachoski con Jupiter; mentre tocca attendere il 26 febbraio per Vizio di forma, il nuovo film di P.T.Anderson tratto da Thomas Pynchon. Il 12 marzo ancora un gradito ritorno: quello di Michael Mann con Blackhat. Mentre solo a maggio, dopo le prime a Cannes, usciranno il nuovo Garrone (Tale of Tales) e Sorrentino (La giovinezza). Giugno 2014 dovrebbe essere anche il mese di uscita di Ted 2 – il primo capitolo fu successo inatteso anche in Italia – e del quarto episodio di Jurassic Park, Jurassic World. Da non dimenticare il nuovo film di Daniele Luchetti che dovrebbe essere pronto per aprile 2015: un documentario su Jorge Mario Bergoglio prima che diventasse Papa.