Ammetto di essere rimasto abbastanza sorpreso dalla valanga di commenti e condivisioni del mio ultimo post sull’immigrazione; non tutte lusinghe certo ma scremando utenze multiple e commentatori seriali, non si può non prendere atto che la tematica immigrazione è e rimarrà uno degli argomenti di punta dell’agenda politica europea anche per il 2015, anno in cui si voterà in mezza Continente, e forse anche in Italia. L’euro-dibattito su immigrazione e richiedenti asilo ha già assunto da un pezzo toni da guerra civile ma proviamo ad immaginare cosa accadrebbe qualora Matteo Salvini ricevesse l’incarico di formare il governo; cioè proviamo a vedere cosa succederebbe nell’infausta eventualità che gli slogan televisivi ed il cyber-attivismo salviniano lascino il mondo delle chiacchiere da bar e si trovino a misurarsi con il mondo reale.
Ad oggi siamo travolti da una logorrea quotidiana di spot ma ignoriamo come effettivamente intenda procedere, ma soprattutto, se sia davvero in condizione di realizzare ciò che annuncia: va preso sul serio oppure, per parafrasare Al Capone – De Niro ne Gli Intoccabili, Salvini è solo “chiacchiere ed i-Pad”? Io opto per la seconda. Vi risparmio il “fact-checking” sulle tante frottole che dispensa nella rubrica quotidiana in web-visione che tiene dal suo account Facebook ma al tradizionale stalking a danno degli immigrati, che La Lega pratica da un pezzo, Salvini aggiunge un nuovo elemento: la presa per i fondelli sistematica e continuata dei suoi “seguaci del social” con promesse che per diverse ragioni, non è ora e non sarà in seguito in grado di mantenere.
Siamo tra il piazzismo e l’abuso della credulità popolare. Ecco 5 esempi abbastanza clamorosi:
1) Le normative sull’immigrazione sono incatenate da Trattati e Convenzioni Internazionali come poche altre discipline. L’Italia ha sottoscritto le più importanti Convenzioni e Trattatti a tutela dei diritti umani, è parte della IV Convenzione di Ginevra, del Consiglio d’Europa e della Corte Europea per i diritti umani ed è tra i soci fondatori della Corte Penale dell’Aja. Soprattutto la Carta dei Diritti fondamentali Ue riconosce a tutti, invasori o meno, diritti base. Di recente, un parere del Consiglio d’Europa, sostenuto da una mobilitazione dell’Alto Commissariato per i Diritti Umani, a proposito di un caso sollevato in Olanda, ha stabilito che gli Stati hanno l’obbligo di garantire a chi non ha documenti un pasto ed un alloggio. Misure umanitarie, ovvero quello standard minimo che dovrebbe distinguere gli uomini dalle bestie. Magari Salvini potrebbe inserire nel suo programma il piano per l’abbandono di Ue ed Onu e perché no anche la colonizzazione di Marte e di Saturno, garantendo però che gli alieni restino a casa loro.
2) Il reato di immigrazione clandestina era già morto, prima ancora di essere abrogato: tramortito in più fasi dalla Corte Costituzionale ha ricevuto lo scorso anno il colpo di grazia con la cancellazione dell‘ingresso illegale sul territorio nazionale. Se venisse ripresentato per decreto, non si vede per quale motivo la Consulta, questa volta, dovrebbe dare il via libera: gli articoli 2, 3 ed 11 della Costituzione si sono rivelati, fino ad ora, i più efficaci deterrenti contro il populismo d’accatto. Magari Salvini, può proporre di abolire la Corte Costituzionale. E già che ci si trova, di riscrivere anche i primi 11 articoli della Carta.
3) I sostenitori di Salvini, per fortuna, sono solo una minoranza etnica: è per lui una dura realtà da digerire ma la verità è che la Lega è un partito da appena il 13%, numeri di tutto rispetto ma ben poca cosa per imporre la sua visione del mondo ad una nazione intera. L’Italia di Internet sembra una curva di hooligans ma la massa acritica – che a vista d’occhio sembra una marea- evapora non appena si schiaccia il tasto Off.
4) La Lega è un peso (economico) per la democrazia: con quello che ci è costatata fino ad oggi, tra ordinanze e leggi regionali bocciate dal Tar, dalla Consulta e dai tribunali Ue, sarebbe ora di istituire nei bilanci pubblici un fondo apposito; tutta la produzione normativa-spazzatura delle giunte leghiste, infatti, dai bonus bebè solo agli italiani all’ordinanza anti-Ebola del sindaco di Padova, cassata solo qualche giorno fa, è stata spazzata via dai tribunali. Se la cosa non gli piace, Salvini può sempre proporre l’abolizione del Tar, insieme a quella della Corte Costituzionale.
5) Anche se il leader leghista sembra non essersene accorto, il suo partito governa l’Italia da quasi 20 anni, a tutti i livelli d’amministrazione. Ma a parte aver intasato i tribunali e contribuito a costruire, all’estero, l’immagine razzista del Paese non si ricordano conquiste per la civiltà degne di nota. Il Matteo padano, inoltre, è la grande novità della politica italiana anche se occupa poltrone da quasi un quarto di secolo. Quindi, per concludere, una volta al governo dovrà rispettare gli accordi internazionali, potrà al massimo riproporre una normativa già dichiarata – in larga parte – incostituzionale e farà spendere agli italiani altri soldi tenendo occupata l’Avvocatura di Stato per difendere le ordinanze-spot delle giunte leghista. E tutte le promesse? Sono promesse, appunto. E’ meglio prepararsi, allora: nell’era Salvini The revolution will be (al massimo) televised.