Le operazioni sono iniziate già alle prime luci dell'alba, ma le condizioni del mare rendono difficile il lavoro delle squadre impegnate. Il sindaco di Ravenna parla di massimo impegno e annuncia una riunione in Prefettura in programma per le 9.30
Sono riprese all’alba le ricerche dei quattro marinai turchi dispersi da ieri dopo lo scontro tra due mercantili, il turco Gokbel e quello battente bandiera del Belize, Lady Aziza, a circa 3 miglia dal porto di Ravenna. Lo scontro ha provocato due vittime, mentre sono cinque le persone soccorse e trasportate in ospedale. Le ricerche degli ultimi dispersi si erano interrotte, però, in serata, a causa della scarsa visibilità e le condizioni meteomarine proibitive. Tra i marinai che mancano all’appello ci sono il comandante e il primo ufficiale del Gokbel.
“Le condizioni del mare sono proibitive” anche nella mattinata di lunedì, scrive su Twitter il sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci, che parla del coinvolgimento “di barche e aerei” nelle operazioni di ricerca dei dispersi. Una riunione in Prefettura è programmata per le 9.30, chiude poi il primo cittadino. Un incontro, questo, in cui verranno programmate le ricerche nell’arco di tutta la giornata.
L’incidente tra i due cargo è avvenuto intorno alle 8.40 di domenica durante una manovra di scambio all’imbocco del porto ravennate. La motonave turca aveva iniziato a entrare all’interno dello scalo, mentre la Lady Aziza stava uscendo. Ancora da chiarire il motivo dell’errore, fatto sta che le due imbarcazioni non sono riuscite a evitare la collisione. A subire i danni maggiori è stata la Gokbel che è affondata, mentre quella battente bandiera del Belize, con equipaggio siriano, non ha subito gravi danni ed è stata rimorchiata e trainata in porto. Mentre iniziavano i soccorsi, da subito difficili a causa delle condizioni meteo, la Procura di Ravenna e la Capitaneria di Porto hanno aperto due inchieste per stabilire le cause dell’incidente.
A breve dovrebbero essere indagati i due comandanti delle navi. Le ipotesi di reato esaminate dalla procura sono il naufragio e l’omicidio colposo e gli investigatori, coordinati dal pm Stefano Stragiotti, si sono concentrati sulla manovra effettuata dalla nave turca che, ha spiegato il pubblico ministero, è “ancora da decifrare” e che “desta perplessità”.