L'esposizione a Merano Arte ridisegna la mappa dell'Europa del vino: fotografie e lavori multimediali delle “cattedrali del vino” disegnate da alcuni fra i migliori studi di architettura europei
La sinergia fra il mondo dell’architettura e quello del vino è racchiusa nella mostra ospitata a Merano Arte dallo scorso novembre e visitabile fino a domenica 11 gennaio. “Architettura e vino in Mitteleuropa” è un viaggio attraverso scatti fotografici e lavori multimediali alla scoperta delle “cattedrali del vino”, 38 cantine selezionate che corrispondono ad altrettante aziende vinicole di Paesi al confine tra Europa occidentale ed Europa orientale.
L’Alto Adige, la Stiria, il Burgenland e la Bassa Austria hanno dimostrato come, in riferimento al settore del vino, l’architettura di alta qualità possa rivelarsi un fattore trainante per lo sviluppo e il turismo di una regione. Delimitata a nord dal Mar Baltico e a sud dalle Alpi, qui il clima temperato favorisce la viticolture e crea un legame concettuale fra i territori rappresentati nella mostra.
Alle cantine vinicole presenti in Alto Adige, Austria, Ungheria, Slovenia, Slovacchia, Repubblica Ceca e Germania, hanno collaborato architetti esperti e committenti internazionali. Il risultato sono luoghi che rispecchiano tendenze di design innovative e che al contempo si adeguano al contesto storico e paesaggistico che li ospita. Otto le diverse zone di produzione, dal Burgenland austriaco all’Alto Adige, dal Tirolo alla Slovacchia, dalla Repubblica Ceca all’Ungheria, fino alla Germania e alle rive del Baltico.
Accanto alle fotografie e ai progetti che documentano la creazione delle diverse cantine, la mostra realizzata dalla Galleria Jaroslav Fragnera di Praga comprende piccole porzioni di terre provenienti dalle colture presentate e tre bottiglie rappresentative del tipo di imbottigliamento e produzione delle singole aziende. Coltivazione, produzione e fruizione del vino sono gli aspetti di un’esperienza complessiva che vengono narrati attraverso le suggestioni che la mostra propone.
Inoltre, in corrispondenza di ognuno dei 38 progetti – quattro quelli italiani, dall’Alto Adige: le cantine di Nals-Margreid, Colterenzio, Termeno e il Winecenter di Caldaro – è a disposizione un dispositivo che permette di approfondire la realtà architettonica e produttiva di ciascuna cantina: un’occasione per esplorare i luoghi del vino e conoscere le realtà dei territori mitteleuropei di produzione vinicola, tra sperimentazione e tradizioni millenarie.