Attraccata a Brindisi la nave della Marina militare con a bordo 212 naufraghi. 11 i morti accertati. Le vittime italiane sarebbero autotrasportatori di Napoli. Incognita sul numero di clandestini a bordo. La moglie di uno di loro, Carmine Balzano, come tanti altri sopravvissuti: "Soccorsi in ritardo"
A bordo del Norman Atlantic c’erano 499 persone, i morti accertati sono 11 e 8 i corpi finora recuperati. 310 sono le persone salvate, ma non ci sono notizie di altre 179. Potrebbero però essere su due mercantili che si erano avvicinati al luogo dell’incidente del traghetto della Visemar noleggiato dalla Anek Lines. Sono i numeri aggiornati del procuratore capo di Bari Giuseppe Volpe sulla tragedia della nave incendiata e finita alla deriva tra le coste della Puglia e dell’Albania da oltre due giorni. Numeri aggiornati, ma non certi. Non è chiaro, ha detto il procuratore, quanti clandestini vi fossero a bordo (3 sono già sicuri); non è chiaro quanti passeggeri fossero saliti in overbooking (i sicuri sono 18). Che i numeri non tornassero si era capito già nelle scorse ore quando era emerso che tra le 310 persone recuperate 80 non figuravano nelle liste di passeggeri e membri dell’equipaggio (che non sono controllate in maniera severa come in aeroporto, ma comunque dovrebbero essere verificate).
Naufraghi a Brindisi – In serata è attraccata a Brindisi la nave San Giorgio della Marina militare con a bordo 212 persone, tra naufraghi ed equipaggio del traghetto. Sono in buone condizioni e solo una decina di loro sembra avere bisogno di cure mediche. “Per 24 ore nessuno ci ha portato neanche una bottiglia d’acqua”, hanno protestato in tanti, lamentando i ritardi nei soccorsi e il caos a bordo della Norman Atlantic. A quanto si apprende dalla prefettura, due naufraghi erano stati già portati in ospedale nel pomeriggio, dopo essere stati prelevati da un elicottero. Sull’imbarcazione anche cinque delle vittime, trasportate all’istituto di medicina legale di Bari per l’autopsia come disposto dalla magistratura.
Dopo lo sbarco, si è proceduto all’identificazione dei passeggeri, accolti al terminal da alcuni parenti oltre a 118, vigili del fuoco, protezione civile, croce rossa. La protezione civile ha distribuito pasti caldi, vestiti e coperte, poi i bus hanno accompagnato i naufraghi nella sede dell’autorità portuale. L’equipaggio della Norman Atlantic, invece, verrà condotto a Bari dove verrà ascoltato dalla magistratura che sull’incidente ha aperto un’inchiesta per i reati di naufragio colposo, omicidio colposo plurimo e lesioni colpose. Le operazioni di sbarco procederanno per alcune ore, in attesa anche che vengano ultimati a bordo gli interrogatori da parte degli investigatori. Vicino alla nave anche i carri funebri con cui dovrebbero essere trasportate a Bari alcune delle salme dell’incidente in mare.
Le vittime italiane – L’altra notizia non confermata sono le 3 vittime italiane: si tratterebbe di 3 camionisti campani, le cui salme sarebbero state identificate a distanza – secondo l’edizione online di Repubblica Bari – dai parenti che chiedevano notizie a Bari. Il procuratore ha mostrato cautela perché non c’è ancora l’ufficialità, ma fonti investigative confermano e ulteriore conferma su uno dei tre è arrivata da Sirignano, in provincia di Avellino. E’ stato lo stesso sindaco a rendere nota l’identità di Giovanni Rinaldi, autotrasportatore di 34 anni originario di Torre del Greco. Gli altri due autotrasportatori morti nel naufragio sono Michele Liccardo, 32 anni, e Carmine Balzano, 57 anni. Quest’ultimo però non è ancora stato riconosciuto nelle foto dai familiari, ma risulta ufficialmente tra i dispersi.
Tante le polemiche sui soccorsi, tardivi secondo molti naufraghi. E anche secondo la moglie di Balzano, Maria, che all’Ansa spiega: “Lo Stato ha mandato i salvataggi, ma alle otto del mattino, mentre la nave si è incendiata alle tre di notte. Lo Stato e Renzi hanno mandato i soccorsi per dire che hanno fatto una cosa bella e grandissima – aggiunge la donna – sempre le stesse scene, da tre giorni. Sempre le stesse scene”.
Degli 11 corpi senza vita, 2 non sono stati recuperati dal mare, 4 si trovano sulla nave San Giorgio – che ha anche recuperato l’undicesima vittima nel pomeriggio – e altri 4 sono stati portati nei porti pugliesi dalle motovedette della Guardia costiera. E poi il timore – molto fondato – è che a bordo della nave, nei piani più bassi, possano essere trovate molte vittime: chi non è riuscito a scappare, chi è stato sorpreso dall’incendio scoppiato nel garage, chi è stato soffocato dal fumo. Una storia purtroppo già nota, se si ricorda la lezione del Moby Prince (Livorno, 140 morti e un sopravvissuto).
I rimorchiatori e il trasporto del relitto a Brindisi – E ancora la questione dei rimorchiatori, diventata una storia nella storia. E anche questa drammatica. In una situazione quasi impossibile (con il mare grosso e il vento forte) e dopo alcuni tentativi dei rimorchiatori di Brindisi, infatti, sono stati i colleghi albanesi a riuscire ad agganciare il relitto della Norman Atlantic. Ma a costo della vita di due suoi marinai, colpiti da un cavo incontrollato. Per giunta, dice ora il procuratore Volpe, “non è noto per conto di chi e con quale compito” i rimorchiatori albanesi si siano avvicinati al relitto. Come spiega la Capitaneria di Bari il motivo potrebbe essere banalmente quello di impedire l’impatto della nave sulle coste albanesi (attualmente la nave è a 8 miglia da riva, cioè a circa 15 chilometri). Quello che è certo è che “nessuno può impossessarsi” della nave, come ha precisato la Procura, “senza commettere un reato”. Non solo: le autorità giudiziarie italiana e albanese sono in sintonia, c’è una rogatoria già accolta dal procuratore generale di Tirana, grazie alla quale la nave è sotto sequestro “e non deve andare in Albania“, aggiungono i magistrati”. Verrà portata in Puglia, a Brindisi. Il suo arrivo è previsto per il 31 dicembre.
Intanto devono ancora arrivare in terraferma i sopravvissuti recuperati e fatti salire a bordo della nave San Giorgio (214 persone) e di un mercantile maltese, Aby Jeannette (39 persone). 96 persone sono già sbarcate nei porti pugliesi. La nave militare è ancora nell’area dell’incidente per effettuare ricerche in mare, mentre il cargo sarebbe dovuto attraccare a Manfredonia ma per il maltempo è stato deviato a Taranto.
Renzi da Tirana: “Orgoglio per le operazioni di salvataggio e momenti di eroismo” – Matteo Renzi in conferenza stampa da Tirana insieme al premier albanese Edi Rama ha espresso il suo cordoglio per le vittime ma ha parlato anche di “orgoglio” per le operazioni di salvataggio in cui ci sono stati “momenti di eroismo”. “In condizioni proibitive – ha detto – si è impedito che l’incendio avanzasse inarrestabile: sarebbe stata un’ecatombe“. Sulle cause dell’incidente, ha proseguito, “sarà la magistratura a fare chiarezza”. Per parte sua Rama ha sottolineato che “la collaborazione positiva” tra Italia e Albania “per il salvataggio delle persone coinvolte nell’incidente Norman Atlantic, anche per gli sforzi comuni di un’azione che ha visto in prima linea il primo ministro italiano, ha permesso di limitare la portata della tragedia in termini di vite umane”.
ORA PER ORA
21.32 – Interrogatori sulla San Giorgio
Al momento a bordo della nave San Giorgio, attraccata al porto di Brindisi, si stanno tenendo gli interrogatori dei superstiti. Ad ascoltarli personale della squadra mobile e dell’ufficio immigrazione. I membri dell’equipaggio e il comandante della Norman Atlantic, Argilio Giacomazzi (indagato per il naufragio della Norman Atlantic insieme all’armatore della nave, Carlo Visentini), invece, verranno ascoltati direttamente in procura a Bari. Una volta terminati i colloqui, i naufraghi verranno fatti scendere a scaglioni di dieci e potranno essere assistiti dai sanitari del 118 nel terminal crociere dove ci sono anche i familiari ad attenderli. A bordo di pullman poi chi vorrà potrà farsi accompagnare in un albergo a Brindisi dove trascorrere la notte.
20.00 – Nave San Giorgio arrivata in porto a Brindisi
La nave San Giorgio è arrivata nel porto di Brindisi. Trasporta circa 200 naufraghi e i corpi di 5 vittime. Sono in corso le operazioni di attracco. Le operazioni di sbarco proseguiranno per alcune ore.
17.55 – Visemar: “Ci atterremo alle indicazioni dell’autorità giudiziaria, anche in merito al porto di destino della nave”
La Visemar di Navigazione, compagnia armatrice del traghetto Norman Atlantic, “non ha altro interesse che l’accertamento della verità e pertanto si atterrà ad ogni indicazione che verrà data dall’autorità giudiziaria, anche in merito al porto di destino della nave, una volta che sarà stata recuperata, richiedendo analogamente alla società Smit Salvage di attenersi a tali indicazioni”. La società di Porto Viro, proprietaria dell’imbarcazione, prende posizione in merito ai dubbi sulla scelta di affidare le operazioni di recupero e salvataggio della nave ad una impresa privata e sulla possibilità che questa decisione possa essere finalizzata a sottrarre la nave alle indagini da parte dell’autorità giudiziaria.
17.19 – Tra i dispersi anche il superiore di un monastero georgiano
Padre Ilia Kartozia, superiore del monastero ortodosso di David Agmashenebeli, situato a Mtskhet in Georgia, è tra i dispersi dell’incidente accaduto nel mare adriatico. Il religioso era infatti a bordo della Norman Atlantic e non si hanno più notizie di lui. Lo riferiscono i media della Georgia e la notizia viene rilanciata dal Sismografo, blog di informazione vaticana.
16.48 – Figlio di un disperso: “Nessuna chiamata né da Farnesina, né dalla Marina. Siamo disperati”
“Siamo disperati: è incredibile sono passate sessanta ore senza una telefonata da parte di nessuno, nè da parte dell’unità di crisi della Farnesina, nè dalla Marina. Le uniche notizie ci vengono da amici, è una vergogna”. A parlare è Calogero Mancuso, consigliere comunale di Rocca di Caprileone (Me) e figlio di Giuseppe Mancuso, 57 anni, il camionista imbarcato sulla Norman Atlantic del quale non si hanno più notizie da domenica scorsa. Non risulta tra le vittime ma nemmeno nell’elenco delle persone tratte in salvo in Italia.
16.01 – Moglie Balzano: “Spero che torni, aspetto il miracolo”
“La nave sta bruciando. Io sono sulla scialuppa”. Sono le ultime parole che Carmine Balzano, uno dei napoletani coinvolti nell’incendio della Norman Atlantic ha detto per telefono alla moglie Maria. Poi, comunicazioni interrotte. Nella casa ai Quartieri Spagnoli, a Napoli, c’è trepidazione: il cognato non lo ha riconosciuto nelle foto delle vittime che gli sono state mostrate. La donna è molto critica su come è stata gestita l’emergenza e dice: “Spero che torni, aspetto un miracolo”.
15.33 – A Napoli chiusa per lutto “Eurofish”, l’azienda dove lavoravano i tre camionisti coinvolti
“Chiuso per lutto”: è il cartello che campeggia sul cancello scorrevole dell’Eurofish di Volla (Napoli), l’azienda per la quale lavoravano Giovanni Rinaldi, Michele Liccardo e Carmine Balzano, tre camionisti coinvolti nella tragedia della Norman Atlantic. I primi due sono morti, mentre il terzo risulta ancora disperso in mare.
15.28 – La nave San Giorgio recupera un’altra salma
La nave San Giorgio si sta muovendo per il recupero in mare di una salma e poi si dirigerà a Brindisi. E’ quanto si legge in un tweet della Marina Militare. Le vittime salgono quindi a 11.
14.53 – Edi Rama: “La collaborazione dell’Italia ha salvato vite umane”
“La collaborazione positiva per il salvataggio delle persone coinvolte nell’incidente Norman Atlantic, anche per gli sforzi comuni di un’azione che ha visto in prima linea il primo ministro italiano, ha permesso di limitare la portata della tragedia in termini di vite umane”. Così il primo ministro albanese Edi Rama in conferenza stampa con Renzi a Tirana.
14.59 – Terminato trasbordo naufraghi su nave San Giorgio
E’ terminato il trasbordo dei passeggeri salvati dall’incendio del traghetto Norman Atlantic dal cacciatorpediniere della Marina Militare Duran de la Penne alla nave San Giorgio. Lo rende noto la Marina su Twitter. La nave Durand de la Penne resterà nella zona dell’incidente mentre la nave San Giorgio è attesa in serata a Brindisi.
14.46 – Viveva ad Avellino una delle vittime italiane
Il sindaco di Sirignano (Avellino), Raffaele Colucci, riferisce che è Giovanni Rinaldi – che risiedeva nel comune irpino – uno dei tre camionisti napoletani morti nell’incendio divampato a bordo della Norman Atlantic
13.05 – Procuratore: “Su cadavere bruciature e ustioni”
“Sul cadavere della donna sono state riscontrate bruciature e ustioni”. A dirlo il procuratore della Repubblica di Bari Giuseppe Volpe sull’inchiesta per l’incendio sul traghetto Norman Atlantic nel corso della conferenza stampa nella sede della capitaneria di porto di Bari.
13.01 – Procuratore? “Incendio? Tema cruciale, sarà affidato a periti”
La causa dell’incendio della Norman? “Il tema è quella cruciale per l’indagine, sarà affidato a esperti, a periti”. Lo ha detto il procuratore di Bari Giuseppe Volpe.
12.56 – Procuratore: “Nessuno può impossessarsi del relitto”
“Nessuno può impossessarsi del relitto senza commettere un reato penalmente rilevante”. Lo ha detto il procuratore di Bari, Giuseppe Volpe, a proposito della destinazione finale della Norman Atlantic posta sotto sequestro per rogatoria con l’Albania e affidata alla società di Brindisi Barretta perché venga trainata a Brindisi. “La Marina militare ci ha segnalato la presenza di rimorchiatori albanesi incaricati dall’armatore – ha detto il procuratore – Abbiamo chiesto alle autorità albanesi di assicurarsi che questo non accada”.
12.49 – Procuratore: “Forse altre vittime sul relitto”
“E’ presumibile che altre vittime siano ancora sul relitto”. Lo ha detto poco fa il procuratore della Repubblica di Bari, Giuseppe Volpe che sta incontrando i giornalisti nella Capitaneria di Porto, a proposito del traghetto Norman Atlantic.
12.41 – Acquisiti cellulari passeggeri per foto e filmati
I telefonini privati dei naufraghi del traghetto Norman Atlantic sono stati acquisiti nell’ambito delle indagini della procura di Bari sull’incendio che si è verificato a bordo del traghetto e che ha causato morti, feriti e dispersi. Lo ha reso noto poco fa incontrando i giornalisti il procuratore Giuseppe Volpe.
12.33 – Procuratore Bari: “Non si hanno notizie di 179 persone. Forse vittime su relitto”
12.18 – Moglie capitano a ilfatto.it: “Sta bene, ma non gli rimane niente”
Il comandante ha telefonato alla moglie Paola, per la seconda volta dall’inizio della tragedia. “Ha perso tutto, gli sono rimasti solo gli abiti che ha indosso. Fisicamente sta molto meglio, ma è molto provato come si può immaginare. E’ ancora a bordo della San Giorgio. Non voglio aumentargli lo stress e la tensione, quindi non gli ho chiesto niente delle indagini né di quando potrò vederlo. Non so quindi se gli inquirenti lo hanno sentito. Non ne ho idea. Abbiamo parlato solo di noi, della famiglia” racconta la donna a ilfattoquotidiano.it.
12.10 – Repubblica: “Identificati due camionisti italiani”
Secondo quanto riporta l’edizione di Bari di Repubblica, le famiglie di due dei tre camionisti campani avrebbero riconosciuto i corpi dei parenti dopo aver visionato le foto mostrate loro dalla capitaneria di porto.
12.00 – Gasparri: “Renzi chieda scusa per menzogne dette”
“La totale incapacità, accompagnata da irresponsabilità, di Matteo Renzi trova conferma nella tragica vicenda della Norman Atlantic. Mentre impervesava un intempestivo tripudio dei ministri delle Infrastrutture e della Difesa, lesti nel sottrarre la scena a coraggiosi elicotteristi, Renzi ha dato cifre sbagliate sulla dimensione della tragedia. Che con il passare delle ore assume dimensioni sempre più drammatiche”. Così il vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri.
11.18 – Impossibile sbarco dei superstiti nel porto di Manfredonia
Le condizioni meteomarine, secondo quanto riferisce la capitaneria di porto, rendono impossibile la manovra di trasferimento dei 39 profughi che si trovano a bordo della Abi Jeannette.
11.15 – Marinai morti uccisi da cavo di traino
Durante le operazioni di soccorso dei rimorchiatori albanesi, il cavo di traino si è spezzato, colpendo e uccidendo due marinai.
11.00 – Morto il secondo marinaio albanese
Il marinaio albanese rimasto gravemente ferito durante le operazioni di soccorso è morto.
10.40 – Morto marinaio albanese, un altro ferito. La polizia di Valona fa sapere che un marinaio albanese ha perso la vita durante le operazioni di soccorso, mentre un altro è rimasto gravemente ferito.
10.00 – Traghetto verso Valona. Il Norman Atlantic è stato agganciato da un rimorchiatore albanese e verrà trainato verso il porto di Valona. Lo dicono fonti ufficiali a Brindisi.
8.50 – Attesa per l’arrivo di 39 naufraghi a Manfredonia – Per le 9.00, a Manfredonia (Foggia), sono attesi 39 naufraghi della Norman Atlantic.
8.30 – Rinviato il rientro della nave San Giorgio – Il mezzo della Marina Militare con 180 naufraghi a bordo ritarderà il suo rientro al porto di Brindisi per rimanere nelle vicinanze del traghetto in avaria e prestare aiuto durante i soccorsi.
Hanno collaborato Ilaria Lonigro e Tiziana Colluto
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