Il governo di Parigi si farà carico di "un'indennità di risoluzione del contratto". Il raggruppamento di imprese capeggiato da Atlantia aveva vinto la gara per la riscossione di una nuova tassa sui tir, che è stata però cancellata prima ancora di entrare in vigore
Ecomouv, il consorzio controllato per il 70% dalla Atlantia della famiglia Benetton, si prepara a incassare 403 milioni dallo Stato francese. Ecomouv, di cui fanno parte anche le francesi Thales, Sncf, Steria e Sfr, nel 2011 ha vinto la gara per la riscossione, per conto di Parigi, di una nuova eco-tassa sui tir. Che è stata però cancellata prima ancora di entrare in vigore. Dopo che una commissione parlamentare ad hoc ha riconosciuto la regolarità del contratto, il governo di Manuel Valls si è riconosciuto debitore nei confronti del gruppo, che nel frattempo ha installato infrastrutture per un costo stimato di circa 800 milioni di euro. Il 2 gennaio Atlantia ha diffuso un comunicato per informare che la République si farà carico di “un’indennità di risoluzione del contratto di partenariato” per un importo netto pari ad 403 milioni di euro, che saranno versati il 2 marzo 2015
La somma, si legge nella nota del gruppo a cui fa capo Autostrade per l’Italia, permetterà “il ristoro degli investimenti, incluso il rimborso della quota di debito che non ha già fatto oggetto di accollo da parte dello Stato, la remunerazione del capitale investito e la gestione della liquidazione volontaria della società Ecomouv, inclusi i costi del piano sociale”. Parigi inoltre, conclude la nota, “si accolla l’onere del riacquisto degli apparati prodotti da Ecomouv e distribuiti agli operatori, nonché il debito di progetto”.