Per Gigi D’Alessio la Terra dei Fuochi non esiste. Forse leggendo sul gobbo un testo scritto da altri, durante il concerto di Capodanno in piazza del Plebiscito, D’Alessio si è preso la responsabilità di affermare in diretta televisiva su Canale 5 e davanti a milioni di telespettatori che solo l’uno per cento del territorio campano è inquinato. E che persino la regina Elisabetta si nutre delle verdure di Caivano (popolosa città dell’hinterland diventata famosa per l’elevato numero di ritrovamenti di rifiuti tossici intombati nei campi agricoli, ndr). E’ così iniziata la campagna di comunicazione promossa dalla Regione dell’azzurro Stefano Caldoro per risollevare l’immagine della Campania. Il concertone di D’Alessio ha beneficiato di un contributo regionale di 600.000 euro. Per trasmettere un messaggio superficiale, ambiguo e populista, che ha offeso i comitati civici e ambientalisti e la memoria delle vittime di cancro nei comuni altamente inquinati.
D’Alessio parlava di bonifiche. E dove sono state fatte? Non a Giugliano, dove le attendono da più di un decennio. E nemmeno a Terzigno, violentata dalla collocazione di discariche autorizzate in un parco protetto (da cosa?) e poi chiuse al colmo della saturazione. D’Alessio parlava di monitoraggi sanitari. E chi li ha visti? Il cantante si riferiva ai dati diffusi nei giorni scorsi tramite Il Mattino da una task force ministeriale che ha passato al setaccio 662mila metri quadrati, pari a 88 campi da calcio. Questi dati non convincono e non rassicurano. Sono relativi a soltanto 57 Comuni sugli 88 interessati dal monitoraggio. Altri studi indipendenti e non finanziati dalla politica illustrano situazioni molto più allarmanti.
Il concerto di D’Alessio si è così trasformato in mega spot elettorale. Il principale beneficiario appare Caldoro, in corsa per la rielezione a governatore alle elezioni che dovrebbero tenersi a maggio. Ma forse passerà all’incasso anche il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, che ha prestato piazza del Plebiscito e in conferenza stampa di presentazione appariva assai contento dell’evento.
Ha appena annunciato di aver fondato un’associazione politica, “Dema”, e di voler partecipare alle regionali con una propria lista. Anche lui ha interesse a mostrare la fotografia di una Napoli pulita e ripulita, “fuori dal perimetro della Terra dei Fuochi”, come ha ricordato nei mesi scorsi.
La Napoli che però ancora attende la bonifica dei siti di Pianura, la discarica dove negli anni ‘90 furono criminalmente sversati i rifiuti tossici industriali del Nord, e dell’ex area industriale di Bagnoli, come peraltro lo stesso sindaco sottolinea in polemica con Renzi che nel decreto Sblocca Italia lo ha espropriato del controllo di questo pezzo di territorio.
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Riceviamo e pubblichiamo la replica di Gigi D’Alessio:
“Gentile redazione del fattoquotidiano.it, reputandovi una testata seria e importante, vi chiedo di pubblicare integralmente questa mia lettera apparsa una prima volta sulla mia pagina Facebook. Ho ritenuto doveroso scriverla dopo l’articolo totalmente infondato a firma Vincenzo Iurillo, apparso nel suo blog sul vostro sito. Ribadisco una volta di più che tutti i dati che ho letto dal palco mi sono stati forniti dall’Istituto di Profilassi Nazionale e da una recente sentenza della Cassazione, oltre a diversi Magistrati campani. Ribadisco poi, nella maniera più categorica, di non avere preso mezzo euro dalla Regione Campania, che ha semplicemente intuito il successo della serata e ha quindi investito 600mila euro in marketing e billboard: quei soldi sono andati a Mediaset, non certo a me. Ho organizzato la serata per amore della mia terra e senza fini di lucro, come attesta anche la mia decisione di non avere voluto sponsor sul palco. Ho la coscienza a posto e anche per questo, giovedì prossimo, sarò ad Anno Zero da Michele Santoro. Avrei gradito che il vostro giornale, che leggo e stimo, avesse apprezzato il mio impegno invece di ospitare attacchi immotivati e pieni di inesattezze. Gigi D’Alessio“.
Ciao a tutti.
Ho letto dei commenti riguardo all’argomento “terra dei fuochi” che, seppur pochi, mi hanno fatto male.Io ho perso a causa del tumore mia mamma, mio padre, mio fratello e amici che hanno vissuto la loro vita al mio fianco.
Io, come tutta la mia Città, sono in cerca della verità!
Per questo, ho accettato di sponsorizzare GRATUITAMENTE la parte sana da difendere.Prima di parlare di Terra dei Fuochi, nel rispetto delle vittime, dei malati, dei parenti e di chi vive nella paura di abitare in queste zone, mi sono documentato, ho approfondito personalmente con le fonti più autorevoli. Ora, la polemica su questo tema per me è incomprensibile. Io mi sono attenuto ai dati ufficiali che mi sono stati riferiti dall’Istituto di Profilassi Nazionale e da una recente sentenza della Cassazione e poi mi sono confrontato con diversi Magistrati campani che danno lustro alla nostra Regione.
Non sono un giornalista né un inquirente né tantomeno un amministratore o uno scienziato, faccio il cantante e ho organizzato una festa per la mia città per la mia regione e l’ho fatto per AMORE e riconoscenza verso la mia terra e verso la sua gente, a cui appartengo.
Ho agito da cittadino, da campano, da napoletano e sono orgoglioso di quello che ho fatto e dell’affetto con cui Napoli e i napoletani mi hanno ripagato.
A chi invece attacca e lo fa a testa bassa rispondo con il cuore in mano perchè io non ho paura di scoprire altre verità e se le cose non fossero come ci dicono, io sarò il primo a denunciarle come ho fatto già nel 2013 durante un mio spettacolo televisivo andato in onda su Canale 5 insieme a Roberto Vecchioni. Ho accettato questo incarico per cercare di aiutare attraverso i palcoscenici del mondo, che ho la fortuna di calcare, tutto il settore agroalimentare, per aiutare quelle aziende della mia terra che stanno sull’orlo del baratro. Nel corso del mio concerto di capodanno ho ribadito che la terra dei fuochi ESISTE!!!!! E non smetterò mai di urlarlo e denunciarlo!
Allo stesso modo, non mi stancherò mai di dire che NON DOBBIAMO ARRENDERCI!
Tutti insieme abbiamo il dovere di difendere la parte sana senza girare la faccia dall’altra parte!!!! Se ho usato il palco del Concerto di Capodanno per accendere un faro sulla questione “terra dei fuochi”, l’ho fatto prendendo tutte le precauzioni e informazioni di autorevolissima provenienza. Quindi, invece di dare spazio a fraintendimenti e ad attacchi gratuiti, datemi una mano affinché anch’io, come tante persone che hanno perso la parte più cara della loro vita, possa riuscire a scoprire la verità. Buon anno a tutti!
Gigi D’Alessio
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Di seguito la mia controreplica:
Non ho scritto che Gigi D’Alessio ha intascato personalmente 600.000 euro. Ho scritto che il concerto da lui organizzato è stato finanziato anche dai 600.000 euro della Regione Campania. Il cantante conferma la circostanza. E ci spiega di essersi documentato tramite i dati dell’Istituto di Profilassi Nazionale. Lui si fida, e ne prendiamo atto. Molti di noi un po’ meno, perché nutriamo il sano principio del dubbio e ci ricordiamo che l’anno scorso il ministro Martina da Castelvolturno parlò del 2% di territorio inquinato in Campania. Il doppio. In pochi mesi l’allarme si è ridotto alla metà? Come è stato possibile, visto che di bonifiche non se ne è vista nemmeno l’ombra? D’Alessio poi ci annuncia che giovedì sarà a Servizio Pubblico “perché ha la coscienza a posto”. Come ce l’abbiamo noi che da anni – attraverso il nostro lavoro di giornalisti, di magistrati, di inquirenti, attraverso le mobilitazioni dei comitati civici e ambientalisti – stiamo documentando e denunciando lo scempio ambientale in atto, mentre «in questi anni non ricordo di aver mai sentito D’Alessio esprimere un suo pensiero sulla “Terra dei Fuochi”» scrive don Maurizio Patriciello sulla prima pagina del Corriere del Mezzogiorno del 3 gennaio. In ogni caso, che D’Alessio si unisca a chi combatte questa sacrosanta battaglia di salute pubblica e di legalità può fare solo piacere. Di fronte a un giusto traguardo, sui modi per raggiungerlo possiamo confrontarci e correggerci a vicenda. Io per primo. D’Alessio a “Servizio Pubblico” potrà ad esempio confrontarsi con Sandro Ruotolo, che sostiene che la “Terra dei Fuochi si sta allargando”. Vedremo chi dei due è meglio documentato. (Vincenzo Iurillo)
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