“I report sull’attività non usuale nei cieli degli anni 50? Eravamo noi”. Il tweet dello scorso 4 luglio, con cui la Cia ha spazzato via anni di misteri, rivelazioni, film, libri e fantasie sugli Ufo, rivelando che si trattava invece di aerei U-2, ha riportato la notizia più letta nel 2014 nell’account della Central Intelligence Agency. A rivelarlo è stata proprio la Cia con un cinguettio del 29 dicembre, con cui è stato proposto nuovamente il documento del governo americano intitolato “The CIA and the U-2 program 1954-1974”. Il carteggio, 272 pagine compilate nel 1998, rivela che gli avvistamenti di oggetti volanti non identificati riguardava gli aerei spia Lockheed U-2, capaci di viaggiare a circa 18mila metri di altezza, ossia circa tre volte più in alto rispetto ai normali aerei dell’epoca. I piloti civili non capivano e dal primo volo U-2, nel 1955, si moltiplicarono le segnalazioni di Ufo.

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Le segnalazioni erano state fatte “soprattutto al tramonto da piloti di aerei di linea che volavano da est a ovest. Dopo che il sole calava all’orizzonte, gli U-2 sembravano “oggetti di fuoco“, si legge nel documento. Inoltre pare che molti testimoni dello strano fenomeno da terra abbiano scritto diverse lettere all’Aeronautica per segnalare di aver visto “gli Ufo”, circostanza che portò ad un’indagine chiamata Blue book, in cui si raccoglievano tutte le segnalazioni di avvistamenti cercando di spiegarli con il collegamento a fenomeni naturali. Poi la scoperta. La Cia, in realtà, dopo la segnalazione degli avvistamenti, fece un controllo incrociato con i suoi registri di volo, ma quando capì che si trattava degli aerei spia U-2 mantenne il silenzio, sottolinea il documento.

Il rapporto fa parte dei documenti declassificati nel 2013 che rivelarono l’esistenza della famosa Area 51, la famosa base segreta top-secret nel Nevada tenuta segreta dal governo americano fin dagli anni 80 e dove venivano effettuati vari test.

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