Il deputato Paolo Romano pubblica sul web tracciati radar e piani di volo del Falcon 900 che, il 30 dicembre, ha portato da Firenze ad Aosta il premier con moglie e figli. "Quanto ci è costata la sua vacanza?". La replica: "Non mia scelta, ma protocollo di sicurezza"
Quanto è costata alle case pubbliche la vacanza di Capodanno della famiglia Renzi a Courmayeur? Lo chiede sul suo sito il deputato 5 Stelle Paolo Romano. Il premier, afferma Romano, si è spostato da Firenze ad Aosta con un volo di Stato, in particolare un Falcon 900 il cui costo operativo è di “9mila euro l’ora”. Romano annuncia un’interrogazione parlamentare al rientro dalle vacanze, e intanto pubblica sul web tutti i dettagli, dal tracciato radar ai piani di volo. Renzi risponde qualche ora dopo su twitter, non sui costi ma sull’uso del volo di Stato: “Gli spostamenti aerei, dormire in caserma, avere la scorta, abitare a Chigi non sono scelte ma frutto di protocolli di sicurezza“. In realtà giusto un anno fa il premier Enrico Letta partiva per le vacanze di Capodanno, con famiglia al seguito, con un normalissimo volo di linea e un’auto a noleggio.
Martedì 30 dicembre, scrive il deputato M5S, un Falcon 900 “riporta a casa da Tirana il nostro SuperPremier”. E fin qui la finalità istituzionale c’è tutta. “Secondo i piani di volo il Falcon dovrebbe far rotta su Roma, ma evidentemente il premier ha fretta. Deve andare in vacanza” Così l’aereo viene “dirottato su Firenze”, dove “imbarca moglie e figli del Presidente del Consiglio e riparte alla volta di Aosta”. L’aeroporto della città alpina, tra l’altro, è una “cantiere abbandonato”, una grande opera mai entrata in funzione dopo milioni di euro spesi.
“E il Falcon con Renzi e famiglia atterra alle 21,25”, continua Romano. “Vacanze a Courmayeur. All’insegna del risparmio ovviamente. Di chi? Di Renzi e famiglia che alloggia nella caserma degli Alpini a spese della comunità (noi)”. E questo mentre “da mesi e mesi si chiede dall’alto agli italiani di fare sacrifici… Poi si assiste ad uno scialo di mezzi pubblici del genere”.
Gli spostamenti aerei, dormire in caserma, avere la scorta, abitare a Chigi non sono scelte ma frutto di protocolli di sicurezza #regole
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 3 Gennaio 2015
In realtà i piani di volo pubblicati sul sito fanno risultare un Airbus A319 da Tirana (codice: LATI) a Ciampino (LIRA) e un successivo volo da Firenze (LIRQ) ad Aosta (LIMW) fatto con un Falcon 900. “I piani di volo sono fatti prima della partenza, a noi risulta che il velivolo sia decollato a Tirana e atterrato a Firenze”, dice Romano a ilfattoquotidiano.it. E la sigla A319 sul tracciato radar da Firenze ad Aosta, sempre secondo il deputato, “è un errore di trascrizione”. Nel pomeriggio Palazzo Chigi ha diffuso una precisazione secondo la quale il Presidente del Consiglio non ha raggiunto Aosta con il volo di Stato con cui si è recato a Tirana, in visita ufficiale in Albania (regolarmente atterrato a Roma), ma con un Falcon 900, “nel pieno rispetto della normativa e dei protocolli di sicurezza che regolano questo tipo di spostamenti”. Ciò riguarda “anche la famiglia del premier quando si muove con lui, sottoposta agli stessi obblighi di sicurezza e a norma di legge”. Palazzo Chigi rimarca inoltre che il premier ha pagato di tasca propria l’alloggio in caserma per sé e per i propri familiari “secondo le tariffe previste all’interno delle strutture militari”, nonché “l’attrezzatura da sci noleggiata e pagata da Renzi da un privato per la somma di 450 euro per tutta la famiglia” e “lo skipass, sempre per tutta la famiglia, costato 485 euro al giorno complessivi”, così come “le spese per mangiare nei rifugi”.
L’uso dei voli di Stato è regolamentato dal decreto 98 del 6 luglio 2011, poi convertito in legge, che in effetti attribuisce al presidente del consiglio, oltre che al presidente della Repubblica e ai presidenti delle Camere e della Corte costituzionale, la possibilità di utlizzare i voli di Stato, mentre le altre figure istituzionali, come i ministri, devono essere preventivamente autorizzati. Una successiva circolare della presidenza del Consiglio dei ministri, del 10 maggio 2013, rimarca che per queste cariche “il trasporto aereo di Stato è
sempre disposto, in relazione al rango della carica rivestita oppure in quanto destinatarie di un elevato livello di sicurezza”. Il deputato M5S solleva piuttosto una questione di opportunità sulle vacanze di Capodanno di tutta la famiglia Renzi caricate sulle spalle del contribuente. Questione che, a quanto annuncia Romano, sarà formalizzata nei prossimi giorni sotto forma di interrogazione parlamentare. Il ritorno del premier e della famiglia è previsto oggi, si vedrà con quali mezzi. (ha collaborato Fiorina Capozzi).
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