Mio padre faceva l’ingegnere, vendeva turbine a vapore, mi ha sempre detto: “Riccardo, puoi fare quello che vuoi della tua vita ma se vuoi scrivere poesie lascia questa casa e vai sotto i ponti, altrimenti è troppo comodo fare il poeta mantenuto da mamma e papà”. Non sono mai andato sotto i ponti (papà scherzava, meno male ), ho tentato di scrivere qualche poesia, ho letto alcuni libri, sono andato al cinema, ho fatto l’università con estrema lentezza, e poi ho deciso che avrei fatto il regista, ma il regista libero, quello che non ha bisogno di un produttore perché alle spalle ha la certezza di un padre e una madre sempre disponibili ad aiutarlo.
Sono un fannullone, lo ammetto, perché negarlo? Ma nel mio nulla ci sono schegge di poesia, e tanti film, piccoli film, film liberi, liberi da qualsiasi fine commerciale. E sono una persona gentile, posso ascoltare la mia portinaia anche per due ore di seguito, tanto non ho nulla da fare, nessun principale, nessun target da raggiungere, a parte la mia anima. Nel frattempo il mio adorato papà ha avuto la brillante idea di visitare l’eternità, “dopo di me il diluvio” diceva spesso a tavola. Il diluvio non c’è stato. Mamma e papà mi hanno comprato casa, non sono sposato, non ho figli da mantenere, non ho grilli per la testa, sono pigro, e posso vivere con un piccolo bonifico mensile.
Mamma, miss Incanto negli anni 60, una fiorentina che cucina divinamente, ogni tanto cerca di spronarmi dicendomi : “figlio mio, non ti sembra l’ora di crescere? di trovarti un lavoro? di farti una famiglia? “. Crescere a 45 anni? No mamma, ho paura che a crescere troppo poi si finisca nella polvere. Per sempre. Lasciatemi bambino vi prego. O almeno adolescente. Ecco, un adolescente semiputrefatto. A me sta bene.
Sono una persona felice perché non devo rendere conto a nessuno, non è male sapete? Non è affatto male. Ho sempre avuto allergia per la parola responsabilità. L’unica responsabilità che sento di avere è quella verso la mia idea di bellezza. Tutto qui. Ho anche un fratello, ma di lui vi parlerò più avanti. Un fratello scrittore e lavoratore che ammiro molto. Comunque ogni tanto mi lascio prendere dallo sconforto, non voglio negarmi nulla delle emozioni umane, e allora
provo a cercare un lavoro, più che altro per fare contenta mamma, così alcuni anni fa feci questo video curriculum, per fortuna nessuno mi ha preso sul serio. E non fatelo nemmeno voi, vi prego.
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