Musica

Da “I Cesaroni” alla chitarra: esce il disco dell’attrice romana Margherita Vicario

Minimal musical” è un concept album di nove tracce dove Margherita con la sua voce melodiosa canta l’elogio per le piccole cose, e di note ai margini, condotti lacrimali otturati, vetri da tenere sott’occhio, baci inutilmente procrastinati

di Maurizio Di Fazio

Margherita Vicario è una giovane ma già affermata attrice romana, nota soprattutto per essere una delle colonne portanti della serie tv “I Cesaroni”, dove recita nel ruolo di Nina Scaramozzino. Aria naturale, stralunata e sbarazzina, un po’ bellezza del locale indie accanto, sembra in fondo più parigina che capitolina: non stupisce di ritrovarla ora nei panni di una credibilissima “ragazza con la chitarra” del nuovo tipo, capace di sfornare sapide ballate e filastrocche ricamate, e foderate, a mano. È uscito infatti per l’etichetta indipendente di Roberto Angelini, Fiori Rari, il suo primo disco, il cui titolo è già un manifesto in sé: “Minimal musical”. Un concept album di nove tracce dove Margherita con la sua voce melodiosa canta l’elogio per le piccole cose, e di note ai margini, condotti lacrimali otturati, vetri da tenere sott’occhio, baci inutilmente procrastinati.

Tra amori che vanno e amori che vengono. Posti di lavoro, quando ci sono, molto spesso barbosi e talvolta spassosi. Sbronze collaterali. Desideri carsici. Voglia di andarsene via per migliorarsi e tornare. Tranche de vie di un’eclettica e talentuosa ragazza di 26 anni, e con lei di tutto un universo giovanile reale, ancora sociale più che social, svincolato da ogni forma di micro-retorica e post-mélo.Come se la seconda Carmen Consoli incontrasse il primo Bugo sotto il sole del lungotevere immaginando, però, i meravigliosi mondi sopra la Senna. Salta all’orecchio anche l’ibridazione col teatro e “le canzoni recitate”; quelli di Margherita Vicario sono veri e propri dialoghi messi in musica, piccole sceneggiature arrangiate in forma canzoneMi. Vocalizzi che si incontrano.

“Quest’album si chiama Minimal Musical perché a me piacciono le storie in musica, e in questo caso la storia si sviluppa attraverso diverse scene, diverse stanze che sono le nove canzoni – spiega la cantattrice Vicario -. Un Musical insomma, ma molto Minimal, necessariamente Minimal perché non c’è lo sfarzo o l’occhio di bue, non ci sono scalinate, piume e lucidalabbra. C’è solo una protagonista, una giovane donna e la sua voce che ci accompagna in alcune sue vicende social-sentimentali”. Margherita Vicario è nata a Roma nel 1988. È figlia del regista Francesco e nipote di Rossana Podestà. Al cinema si è cimentata fin qui con Fausto Brizzi, Diego “Zoro” Bianchi (“Arance e martello”), persino con Woody Allen nel misconosciuto “To Rome with love”; in tv in un grappolo di fiction (“Benvenuti a tavola”, “I Borgia”, e numerose altre). Ma è grazie alla militanza nei Cesaroni 6 che viene fermata per strada. Lei risponde sorridendo, e (in)cantando.

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