Il marò Massimiliano Latorre è stato sottoposto questa mattina alle 8.30 al Policlinico di San Donato milanese a un piccolo intervento al cuore per un difetto congenito. Lo rende noto l’ospedale spiegando che è stata eseguita nello specifico “una procedura di cardiologia interventistica per la chiusura del forame ovale pervio”. L’intervento, che si è concluso positivamente, è stato eseguito dal dottor Mario Carminati, responsabile del reparto di Cardiologia pediatrica e delle cardiopatie congenite dell’adulto.
“La decisione di sottoporre il paziente a tale procedura – ha precisato l’ospedale – è stata presa dopo che gli accertamenti diagnostici eseguiti in precedenza non hanno identificato fattori di rischio ricollegabili all’evento ischemico subito, se non appunto la presenza” di un piccolo ‘foro’ tra l’atrio sinistro e destro del cuore che, presente nel feto, in genere si dovrebbe rimarginare dopo la nascita. Un difetto congenito, non grave, che è diffuso in una percentuale tra il 15 e il 30% della popolazione e che in alcuni casi può portare a ischemie o ictus come nel caso del militare.
Le autorità di Nuova Delhi gli avevano concesso un permesso di quattro mesi per consentirgli di curarsi dopo che il fuciliere di Marina era stato colpito da un ictus nell’agosto scorso. Il permesso scadrà a mezzanotte del 12 gennaio. “Tecnicamente l’intervento pare riuscito – dice all’Ansa la compagna del militare, Paola Moschetti – Massimiliano si sta risvegliando: ora dovrà recuperare e avrà bisogno di tranquillità e di riprendersi. L’intervento al cuore non è uno scherzo”.
Il fuciliere non potrà ricevere visite tranne che dalla compagna. Da quanto è filtrato il divieto sarebbe arrivato dal ministero della Difesa per evitare qualsiasi contatto con estranei. Per questo Latorre è ricoverato in una stanza nel reparto solventi ‘blindatissimo’, piantonato da carabinieri in borghese. Non si sa quando il militare potrà lasciare l’ospedale. Si sa invece che in casi di operazioni come quella alla quale è stato sottoposto, il periodo di degenza dura un paio di giorni. Poi, in genere, è il medico curante a stabilire la durata della convalescenza a casa alla quale si aggiungono controlli periodici.
Tanti i messaggi di solidarietà a lui e al collega Salvatore Girone e gli auguri di buona guarigione. Tra questi quello di Elio Vito, presidente della commissione Difesa della Camera e del presidente della commissione Esteri della Camera Fabrizio Cicchitto. “Sono vicino alla lui e alla sua famiglia – ha sottolineato il parlamentare Ncd – sono sicuro che Massimiliano supererà anche questa disavventura con la tenacia che l’ha sempre contraddistinto. La sofferenza che Latorre, unitamente al collega Girone, sta vivendo è ingiusta e mi auguro che si possa arrivare il prima possibile a una soluzione positiva della vicenda che li vede coinvolti”.
Massimiliano Latorre e Salvatore Girone sono trattenuti in India da due anni e mezzo con l’accusa di aver ucciso due pescatori durante un’operazione anti-pirateria.