Carissimo Gigi,
innanzitutto ti ringrazio infinitamente per la inattesa telefonata che hai voluto farmi subito, giusto ieri pomeriggio, per chiarire con me, che sono nessuno, i fraintendimenti sul tuo pagamento per l’intervento sulla Terra dei Fuochi nel corso del tuo show di Capodanno che ha riscosso un notevole successo mondiale, di cui io con tutta Napoli possiamo solo ringraziarti.
Ho da subito avuto chiaro cosa dovevo scriverti avendo ricevuto da te il copione del tuo intervento, ma ho avuto la precisa “sensazione” che non dovevo farlo subito, ma dopo almeno 24 ore. Io, ormai da anni, da quando sono stato coinvolto mio malgrado, come te, su un problema così grave come il disastro ambientale in Regione Campania, ho imparato, a mie spese, che devo assecondare queste mie “sensazioni”. Mai avrei potuto supporre che avrei avuto l’obbligo e il dovere di risponderti dopo avere appreso anche della improvvisa scomparsa di un’altra nostra meravigliosa anima e voce musicale: Pino Daniele.
Questo il tuo copione:
“La Terra dei Fuochi esiste, la Terra dei Fuochi prima ancora della terra, avvelena la nostra anima. Questo non bisogna dimenticarlo mai. Ma qui in Campania abbiamo deciso di non voltare più la testa dall’altra parte. Infatti grazie alla presa di coscienza di tutti, sono iniziati i monitoraggi e le bonifiche. E secondo i primi dati ufficiali, solo l’uno per cento del territorio è avvelenato. L’1%. E per me è anche troppo. E mi auguro che il coraggio che abbiamo avuto in Campania lo abbiano anche nelle tante terre dei fuochi che sono ancora sparse in Italia. A chi ci governa l’obbligo di restituire in qualche modo la vita a quell’uno per cento. A noi di credere e difendere il restante novantanove!”.
Chi scrive i testi ed è un tecnico sa bene che quando si parla di percentuali e non si specifica rispetto a che cosa, si lascia intendere quello che più conviene lasciare intendere. Io e te intendiamo l’1% della Regione Campania, che sono circa 15500 kmq e quindi non meno di 155 kmq, con una variabile compresa tra 1 e 3% (quindi tra 155 kmq e 465 kmq), compatibili con i famosi 12 milioni di tonnellate di rifiuti tossici tombati nelle nostre terre pari a non meno di 400mila tir e quindi a non meno di circa 5000 campi di calcio. Chi ti ha scritto quel copione, però, intende molto ma molto meno, cioè al massimo qualche ettaro, considerando che, come per esempio alla Resit di Giugliano, in base alle analisi dell’Iss, risultano inquinati ben 200 ettari ma con prodotti agroalimentari “sporchi” pari soltanto a 2 ettari a seguito del tombamento profondo, e considerano sicuri in base alla analisi, quindi, anche i prodotti coltivati su discariche non a norma di rifiuti tossici.
È un problema serio, ci stiamo chiarendo e stiamo scoprendo, tanto per cambiare, che abbiamo norme e leggi assolutamente non chiare ed insufficienti, se non proprio assenti, come quella sui reati ambientali. Su questo siamo tutti d’accordo ma la malapolitica non vuole proprio saperne di fare leggi adeguate e ben fatte sull’ambiente per non danneggiare o ostacolare gli industriali.
Gigi, tu che sei un “cuore di Napoli”, un benedetto da Dio per il dono che hai ricevuto di sapere fare musica meravigliosa amata non solo a Napoli ma in tutto il mondo, devi essere prudente quando parli, e prima di farlo, ascolta pure il tuo popolo direttamente, come hai fatto con me. Non ti fidare della malapolitica che ci governa. Non commettere lo stesso errore che ha commesso anche il nostro amatissimo e mai come oggi rimpianto Pino Daniele, quando ci ha fatto piangere cantando “Napule e’ na carta sporca e nisciuno se ne importa”. Sapessi quanto ci è costata questa strofa che ha “coperto” anche l’altra terribile verità: “Napule è na lastra ‘e amianto e nisciuno fa l’impianto”.
Mentre Pino cantava quella strofa e invitava i napoletani ad accettare il maxi inceneritore di Acerra per soli rsu, nessuno, purtroppo nessuno di noi si accorgeva che i veri impianti che non si sono fatti, non si stavano facendo e non si vogliono fare ancora oggi, non sono quelli per i rifiuti urbani, ma quelli per i rifiuti speciali, industriali e tossici, consentendo così ai camorristi di versare a basso costo ma infinito guadagno i rifiuti industriali sia nostri che del Nord nelle nostre meravigliose terre.
I dati Ispra ufficiali 2014 attestano senza ombra di dubbio ormai che la Campania per i rifiuti urbani è già allo stesso livello delle migliori nazioni d’Europa, come da tabella (incenerimento 26% vs una media nazionale di 18 ed europea del 23, raccolta differenziata 44% , discariche 27%, con una eccezionale carenza solo di compostaggi, 3% vs 15 nazionale) mentre invece attestano senza pietà alcuna che ancora oggi, cominciando da quando Pino cantava che Napoli era una carta sporca (quindi un rsu) continuiamo ad avere zero impianti, zero, sia per i rifiuti speciali che per quelli tossici come l’amianto, unica regione di Italia in questo.
E come la malapolitica di allora ha usato Pino Daniele per lanciare messaggi ambigui, la malapolitica di oggi usa te per lanciare oggi messaggi ambigui e facilmente male interpretabili. Gigi, tu, come Pino, da oggi hai una responsabilità ancora più pesante, rappresentando la nostra musica nel mondo.
Ti supplico di non farti più usare per lanciare messaggi ambigui utili solo a chi sta iniziando una campagna elettorale per continuare ad imbrogliarci ancora. Con infinito affetto, ti offro le mie scuse insieme alle mie lacrime per Pino. Da oggi hai una responsabilità in più. Devi esserne degno e chiarisci sin da oggi con i tuoi figli tu chi sei e dove intendi restare in eterno, se a Roma o a Napoli.
Anch’io desidero che mia figlia vada a vivere a Roma, ma a Napoli combatto e con gli “ indios Caivanì” voglio restare alla fine dei miei giorni.
Con affetto e stima.
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