Mentre il governo Renzi lavora per alzare le soglie di non punibilità, in diversi Paesi esteri i limiti minimi non esistono e le pene per chi sottare soldi all'erario sono maggiori di quelle previste in Italia
Cosa bisogna fare per essere considerati evasori fiscali in Italia? Nel caso di dichiarazione infedele, perché l’evasione possa essere considerata penalmente rilevante l’imposta sottratta al fisco deve essere superiore ai 50 mila euro e l’ammontare complessivo degli elementi attivi sottratti è superiore al 10% dell’ammontare complessivo degli elementi attivi indicati in dichiarazione o comunque superiore ai 2 milioni di euro. Nel caso di omessa dichiarazione, invece, si parla di reato quando le imposte evase superano i 30 mila euro. Le pene? In entrambi i casi c’è la reclusione da 1 a 3 anni. Se viene riscontrata la dichiarazione fraudolenta, il carcere va da un anno e 6 mesi a 6 anni. Ora, con le nuove norme volute dal governo Renzi, le condizioni per chi evade diventano addirittura più favorevoli: le soglie che fanno scattare il penale si alzano. In diversi Stati esteri, invece, come riporta IlSole24Ore, i limiti minimi non esistono.
E’ il caso della Germania, dove l’evasione ha in ogni caso rilevanza penale, anche se al fisco viene sottratto un solo euro. Le autorità considerano “evasore” il contribuente che mostra l’intento di sottrarsi agli obblighi fiscali e reputano sufficiente anche il dolo eventuale. Non fa differenza che l’evasione sia attuata tramite dichiarazione infedele o dichiarazione omessa. L’ordinamento prevede sanzioni pecuniarie e il carcere da 1 a 5 anni, che può arrivare ai 10 anni nei casi più gravi. Vengono considerati casi particolarmente gravi quelli di evasione su “larga scala”, ovvero per imposte evase superiori a 50 mila o 100 mila dollari. Si scherza poco anche negli Stati Uniti, dove il reato scatta sopra i 10 mila dollari: previste sanzioni amministrative e la reclusione, che scatta nei casi più gravi.
Nel Regno Unito non esiste una soglia al di sopra della quale scatta il procedimento penale: il fisco considera penalmente perseguibile anche l’emissione di documenti fittizi volti a mascherare l’evasione. All’evasore il più delle volte viene richiesto il pagamento delle imposte evase più gli interessi: la multa può arrivare al 100% del tributo evaso. Ma se il meccanismo fraudolento viene accertato dal giudice, il furbetto in questione può essere punito con la reclusione fino a 7 anni. In Spagna, invece, le violazioni penali scattano se l’evasione supera la soglia dei 120 mila euro: reclusione da uno a 5 anni e sanzione fino a 6 volte la somma evasa. Soprattutto l’evasore perde il diritto a ottenere crediti o aiuti statali o a usufruire di incentivi fiscali o contributivi per un periodo tra i 3 e i 6 anni.
In Francia il fisco non può perseguire un contribuente se il maggiore reddito accertato non eccede il 10% del reddito tassabile dichiarato dal contribuente o una somma minima di 153 euro. Le pene? Carcere fino a 5 anni e multe fino a 500 mila euro. Ma se vengono individuate “circostanze gravi” la sanzione può arrivare a 2 milioni di euro e il periodo massimo di detenzione passa da 5 a 7 anni.