Anche i bambini, i veri protagonisti del Carnevale di Viareggio, dovranno pagare per assistere alla sfilata dei carri di cartapesta. Non tutti però: solo quelli di età compresa tra i 7 a 12 anni che non risiedono a Viareggio. Per loro, le famiglie dovranno spendere 10 euro per acquistare il biglietto ridotto, come riporta Il Tirreno. Mentre entreranno gratuitamente quelli residenti in città che non hanno ancora compiuto 12 anni, ma solo se si presenteranno ai botteghini del lungomare muniti di certificato d’identità, in modo da attestare il comune di residenza. Resta invece l’ingresso gratuito per tutti i bimbi fino a sei anni.
Fino allo scorso anno l’accesso ai corsi mascherati era gratuito per tutti i ragazzini fino ai dieci anni, indipendentemente dalla loro città di provenienza. La novità introdotta da Stefano Pozzoli, il commissario straordinario della Fondazione Carnevale (l’ente che organizza la manifestazione), serve per finanziare la tradizionale sfilata dei carri allegorici – che ha reso famosa Viareggio nel mondo e che rappresenta la più grande attrattiva turistica della città – visto che le casse sono in rosso e il Comune, dopo il crac, non ha i soldi per contribuire alle spese. Una decisione che potrebbe però trasformarsi in un boomerang. Con il rischio di allontanare da Viareggio le tante famiglie che tutti gli anni, di domenica, arrivano in Versilia da tutta Italia, ma anche dai comuni limitrofi, per ammirare i giganti costruiti dai maestri della cartapesta che percorrono il viale a mare viareggino.
Sui social network sono tante le critiche rivolte al commissario Pozzoli. E sulla vicenda intervengono anche i senatori del Pd della provincia di Lucca Manuela Granaiola ed Andrea Marcucci: “La decisione di far pagare i bambini di oltre sei anni non viareggini è sbagliata, il Commissario la riveda”.