Almeno trenta persone sono morte e oltre 20 sono rimaste ferite nell’esplosione di un’autobomba davanti a una scuola di polizia a Sana’a, capitale dello Yemen. Lo hanno riferito fonti della polizia. Per il momento nessun gruppo ha rivendicato la responsabilità dell’attentato, simile a quelli lanciati in passato da al-Qaeda nella penisola arabica. Tra le vittime dell’attacco, avvenuto alle 7 del mattino (ora locale) ci sono studenti del college, persone che aspettavano in fila per registrarsi per diventare poliziotti e passanti.
Testimoni citati dall’agenzia di stampa Xinhua hanno raccontato che un minibus correva a tutta velocità attorno alle mura dell’accademia di polizia che si trova nel centro della capitale yemenita prima dell’esplosione davanti all’ingresso principale dell’edificio. Dopo la deflagrazione sono stati uditi colpi d’arma da fuoco.
Quello odierno è il peggior attentato a San’a dal 9 ottobre del 2014, quando un attentatore suicida di al-Qaeda si è fatto esplodere nel mezzo di una riunione dei ribelli sciiti houthi causando la morte di almeno 47 persone. Dell’11 giugno 2012, invece, l’attacco kamikaze di al-Qaeda contro la stessa accademia di polizia colpita oggi. Allora le vittime furono 21.