“Sono assolutamente sereno del mio operato passato e del ruolo tecnico che avevo all’Arpacal. Dimostrerò la mia estraneità”. Risponde così consigliere regionale della Calabria Antonio Scalzo al termine della seduta di ieri, quando è stato nominato presidente del Consiglio regionale. Il politico calabrese, nell’ottobre scorso è stato rinviato a giudizio per abuso d’ufficio nell’inchiesta sull’Azienda regionale per la protezione dell’ambiente in merito all’assunzione di persone che non avevano i titoli necessari. Il segretario calabrese del Pd Ernesto Magorno pare non essere interessato ai guai giudiziari di Scalzo: “C’è un’inchiesta su di lui? Qui ragioniamo di politica. I problemi di giustizia vengono amministrati dai magistrati. Tonino Scalzo è una persona perbene. Discutiamo di un abuso di ufficio e non credo che un provvedimento giudiziario può precludere a chi è stato eletto da migliaia di persone di dare il suo contributo”. Gli fa eco il presidente della Regione Mario Oliverio: “Il fatto che Scalzo sia indagato non comporta nulla perché non credo che ci siano problemi fino alla condanna. Lui stesso ha precisato che si tratta di un abuso d’ufficio nella sua qualità di direttore scientifico dell’Arpacal, non di una responsabilità grave” di Lucio Musolino
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