Sette bambini sono rimasti feriti nella scuola materna Vittorino da Feltre di Sesto San Giovanni, in provincia di Milano, dove alle 10.15 si è verificata una caduta di intonaco e pezzi di soffitto per cause ancora da accertare. L’asilo, che insieme a una scuola primaria e una secondaria di primo grado fa parte dell’istituto comprensivo Roveda, è stato evacuato e sul posto ci sono i vigili del fuoco.
Nessuno dei piccoli, tutti tra i 3 e i 4 anni, è in condizioni preoccupanti. La più grave, una bambina di tre anni di origine straniera, è stata trasportata all’ospedale Niguarda in codice giallo con una ferita alla testa ma è fuori pericolo, secondo quanto ha riferito il portavoce del sindaco di Sesto San Giovanni Alberto Covini: “La tac ha escluso qualsiasi tipo di problema grave, si tratta solo di escoriazioni”. Lo stesso ospedale ha confermato all’agenzia Ansa che l’esito dell’esame “sembra del tutto negativo”. La bimba resterà in osservazione di alcune ore, per assicurarsi che non abbia subìto alcuna conseguenza. Tre altri bambini sono stati trasportati all’ospedale di Sesto San Giovanni, tre a quello di Cinisello Balsamo.
video di Stefano De Agostini
Gli altri quasi 120 bambini presenti questa mattina nell’istituto sono stati in parte portati a casa dai genitori, mentre una settantina ha trovato ospitalità in una scuola superiore vicina. “Sono al caldo e adesso stanno mangiando – ha detto il sindaco Monica Chittò – Sto andando a trovarli”. Con alcuni dei genitori Chittò ha già parlato questa mattina. Nei prossimi giorni però ha intenzione di fare con tutti loro un incontro pubblico.
Chittò ha intanto deciso di chiudere in via precauzionale la scuola per permettere rilievi di controllo delle strutture. Nel pomeriggio ci sarà un sopralluogo da parte di tecnici e ingegneri del Comune per verificare la sicurezza della struttura. Secondo i vigili del fuoco intervenuti e coordinati da Carlo Cardinali, funzionario di guardia della sede centrale di via Messina a Milano, la causa del crollo non è un’infiltrazione d’acqua ma probabilmente una “dilatazione termica”. Un fenomeno “non prevedibile”. Dunque non si tratta di un problema “strutturale”, ossia legato all’edificio scolastico nel suo insieme.
“Sulla scuola – ha spiegato il primo cittadino – non sono state fatte segnalazioni di nessun tipo. Mi hanno detto che è stato un evento non prevedibile, probabilmente dovuto a uno choc termico”.
Cronaca
Asilo Sesto San Giovanni, cade intonaco in scuola materna. Sette bambini feriti
Sei piccoli sono in codice verde e una bimba in codice giallo, ma fuori pericolo: la Tac non ha evidenziato alcun danno. L'istituto è stato evacuato e il sindaco Monica Chittò ha deciso di chiuderlo in via precauzionale per rilievi e controlli
Sette bambini sono rimasti feriti nella scuola materna Vittorino da Feltre di Sesto San Giovanni, in provincia di Milano, dove alle 10.15 si è verificata una caduta di intonaco e pezzi di soffitto per cause ancora da accertare. L’asilo, che insieme a una scuola primaria e una secondaria di primo grado fa parte dell’istituto comprensivo Roveda, è stato evacuato e sul posto ci sono i vigili del fuoco.
Nessuno dei piccoli, tutti tra i 3 e i 4 anni, è in condizioni preoccupanti. La più grave, una bambina di tre anni di origine straniera, è stata trasportata all’ospedale Niguarda in codice giallo con una ferita alla testa ma è fuori pericolo, secondo quanto ha riferito il portavoce del sindaco di Sesto San Giovanni Alberto Covini: “La tac ha escluso qualsiasi tipo di problema grave, si tratta solo di escoriazioni”. Lo stesso ospedale ha confermato all’agenzia Ansa che l’esito dell’esame “sembra del tutto negativo”. La bimba resterà in osservazione di alcune ore, per assicurarsi che non abbia subìto alcuna conseguenza. Tre altri bambini sono stati trasportati all’ospedale di Sesto San Giovanni, tre a quello di Cinisello Balsamo.
Gli altri quasi 120 bambini presenti questa mattina nell’istituto sono stati in parte portati a casa dai genitori, mentre una settantina ha trovato ospitalità in una scuola superiore vicina. “Sono al caldo e adesso stanno mangiando – ha detto il sindaco Monica Chittò – Sto andando a trovarli”. Con alcuni dei genitori Chittò ha già parlato questa mattina. Nei prossimi giorni però ha intenzione di fare con tutti loro un incontro pubblico.
Chittò ha intanto deciso di chiudere in via precauzionale la scuola per permettere rilievi di controllo delle strutture. Nel pomeriggio ci sarà un sopralluogo da parte di tecnici e ingegneri del Comune per verificare la sicurezza della struttura. Secondo i vigili del fuoco intervenuti e coordinati da Carlo Cardinali, funzionario di guardia della sede centrale di via Messina a Milano, la causa del crollo non è un’infiltrazione d’acqua ma probabilmente una “dilatazione termica”. Un fenomeno “non prevedibile”. Dunque non si tratta di un problema “strutturale”, ossia legato all’edificio scolastico nel suo insieme.
“Sulla scuola – ha spiegato il primo cittadino – non sono state fatte segnalazioni di nessun tipo. Mi hanno detto che è stato un evento non prevedibile, probabilmente dovuto a uno choc termico”.
MANI PULITE 25 ANNI DOPO
di Gianni Barbacetto ,Marco Travaglio ,Peter Gomez 12€ AcquistaArticolo Precedente
Charlie Hebdo, alzata allerta a Roma. Servizi: “Rischio sono ex combattenti”
Articolo Successivo
Pino Daniele, esito autopsia: “Morto per insufficienza cardiaca”
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
Mondo
Cecilia Sala, Teheran gela il governo: “Trattata bene, ora rilasciate Abedini”. Pressing Usa: “L’iraniano resti in cella”. E Meloni incontra la madre della cronista
Mondo
La chiamata della cronista alla famiglia: “Dormo a terra, mi hanno sequestrato anche gli occhiali”
Fatti quotidiani
Per il 2025 regala o regalati il Fatto! Abbonamento a prezzo speciale, l’offerta fino al 6 gennaio
Roma, 2 gen. (Adnkronos) - "È quello che abbiamo chiesto. Ma capire è una parola inutile. Io non capisco niente e chi ci capisce è bravo. Si chiede, si fa e si combatte per ottenere rispetto. Capire no, mi spiace. Magari, capire qualcosa mi piacerebbe". Lo dice Elisabetta Vernoni, madre di Cecilia Sala, dopo l'incontro con la premier Giorgia Meloni a palazzo Chigi ai cronisti che le chiedono se la giornalista potrà avere altre visite da parte dell'ambasciata.
Roma, 2 gen. (Adnkronos) - Nella telefonata di ieri "avrei preferito notizie più rassicuranti da parte sua e invece le domande che ho fatto... glielo ho chiesto io, non me lo stava dicendo, le ho chiesto se ha un cuscino pulito su cui appoggiare la testa e mi ha detto 'mamma, non ho un cuscino, né un materasso'". Lo dice Elisabetta Vernoni, madre di Cecilia Sala, dopo l'incontro con la premier Giorgia Meloni a palazzo Chigi.
Roma, 2 gen. (Adnkronos) - "No, dopo ieri nessun'altra telefonata". Lo dice Elisabetta Vernoni, madre di Cecilia Sala, ai cronisti dopo l'incontro a palazzo Chigi con la premier Giorgia Meloni. "Le telefonate non sono frequenti. E' stata la seconda dopo la prima in cui mi ha detto che era stata arrestata, poi c'è stato l'incontro con l'ambasciatrice, ieri è stato proprio un regalo inaspettato. Arrivano così inaspettate" le telefonate "quando vogliono loro. Quindi io sono lì solo ad aspettare".
Roma, 2 gen. (Adnkronos) - "Questo incontro mi ha fatto bene, mi ha aiutato, avevo bisogno di guardarsi negli occhi, anche tra mamme, su cose di questo genere...". Lo dice Elisabetta Vernoni, madre di Cecilia Sala, lasciando palazzo Chigi dopo l'incontro con la premier Giorgia Meloni.
Roma, 2 gen. (Adnkronos) - "Cerca di essere un soldato Cecilia, cerco di esserlo io. Però le condizioni carcerarie per una ragazza di 29 anni, che non ha compiuto nulla, devono essere quelle che non la possano segnare per tutta la vita". Lo dice Elisabetta Vernoni, madre di Cecilia Sala, dopo l'incontro con la premier Giorgia Meloni a palazzo Chigi.
"Poi se pensiamo a giorni o altro... io rispetto i tempi che mi diranno, ma le condizioni devono essere quelle di non segnare una ragazza che è solo un'eccellenza italiana, non lo sono solo il vino e i cotechini". Le hanno detto qualcosa sui tempi? "Qualche cosa - ha risposto -, ma cose molto generiche, su cui adesso certo attendo notizie più precise".
Roma, 2 gen. (Adnkronos) - "La prima cosa sono condizioni più dignitose di vita carceraria e poi decisioni importanti e di forza del nostro Paese per ragionare sul rientro in Italia, di cui io non piango, non frigno e non chiedo tempi, perché sono realtà molto particolari". Lo ha detto Elisabetta Vernoni, mamma di Cecilia Sala, dopo l'incontro a palazzo Chigi con la premier Giorgia Meloni.
Roma, 2 gen. (Adnkronos) - "Adesso, assolutamente, le condizioni carcerarie di mia figlia". Lo dice Elisabetta Vernoni, madre di Cecilia Sala, dopo l'incontro con la premier Giorgia Meloni a palazzo Chigi ai cronisti che le chiedono quali siano le sua maggiori preoccupazioni. "Lì non esistono le celle singole, esistono le celle di detenzione per i detenuti comuni e poi le celle di punizione, diciamo, e lei è in una di queste evidentemente: se uno dorme per terra, fa pensare che sia così...".