Sette bambini sono rimasti feriti nella scuola materna Vittorino da Feltre di Sesto San Giovanni, in provincia di Milano, dove alle 10.15 si è verificata una caduta di intonaco e pezzi di soffitto per cause ancora da accertare. L’asilo, che insieme a una scuola primaria e una secondaria di primo grado fa parte dell’istituto comprensivo Roveda, è stato evacuato e sul posto ci sono i vigili del fuoco.
Nessuno dei piccoli, tutti tra i 3 e i 4 anni, è in condizioni preoccupanti. La più grave, una bambina di tre anni di origine straniera, è stata trasportata all’ospedale Niguarda in codice giallo con una ferita alla testa ma è fuori pericolo, secondo quanto ha riferito il portavoce del sindaco di Sesto San Giovanni Alberto Covini: “La tac ha escluso qualsiasi tipo di problema grave, si tratta solo di escoriazioni”. Lo stesso ospedale ha confermato all’agenzia Ansa che l’esito dell’esame “sembra del tutto negativo”. La bimba resterà in osservazione di alcune ore, per assicurarsi che non abbia subìto alcuna conseguenza. Tre altri bambini sono stati trasportati all’ospedale di Sesto San Giovanni, tre a quello di Cinisello Balsamo.
Gli altri quasi 120 bambini presenti questa mattina nell’istituto sono stati in parte portati a casa dai genitori, mentre una settantina ha trovato ospitalità in una scuola superiore vicina. “Sono al caldo e adesso stanno mangiando – ha detto il sindaco Monica Chittò – Sto andando a trovarli”. Con alcuni dei genitori Chittò ha già parlato questa mattina. Nei prossimi giorni però ha intenzione di fare con tutti loro un incontro pubblico.
Chittò ha intanto deciso di chiudere in via precauzionale la scuola per permettere rilievi di controllo delle strutture. Nel pomeriggio ci sarà un sopralluogo da parte di tecnici e ingegneri del Comune per verificare la sicurezza della struttura. Secondo i vigili del fuoco intervenuti e coordinati da Carlo Cardinali, funzionario di guardia della sede centrale di via Messina a Milano, la causa del crollo non è un’infiltrazione d’acqua ma probabilmente una “dilatazione termica”. Un fenomeno “non prevedibile”. Dunque non si tratta di un problema “strutturale”, ossia legato all’edificio scolastico nel suo insieme.
“Sulla scuola – ha spiegato il primo cittadino – non sono state fatte segnalazioni di nessun tipo. Mi hanno detto che è stato un evento non prevedibile, probabilmente dovuto a uno choc termico”.