Si arricchisce di un nuovo capitolo la storia dell’infinita querelle sulle navi da crociera a Venezia. Prima ancora che sia partito lo scavo del canale Contorta, la via alternativa che stando al piano del governo avrebbe dovuto liberare la Serenissima dall’incubo di quelle prue davanti al campanile di San Marco, il Tar del Veneto ha schiacciato il freno. Il tribunale ha infatti accolto il ricorso di Venezia Terminal Passeggeri e annullato l’ordinanza con cui nel 2013 la Capitaneria di Porto del capoluogo veneto aveva limitato il transito nel canale della Giudecca e nel bacino di San Marco delle grandi navi passeggeri. 

La motivazione è la stessa per cui a marzo lo stesso Tar aveva accolto una richiesta di sospensiva contro l’ordinanza: mancano i presupposti previsti dall’articolo 3 del decreto Clini-Passera sulle “rotte sicure”, in base al quale i divieti avrebbero potuto applicarsi soltanto a partire dalla messa a disposizione di vie di navigazione alternative rispetto a quelle attualmente in uso. I giudici hanno anche rilevato un “difetto assoluto di istruttoria”, non essendo stata svolta “alcuna valutazione e ponderazione degli interessi pubblici e privati” colpiti dai divieti” riportati nell’ordinanza.

Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha fatto sapere che presenterà appello in Consiglio di Stato contro la sentenza. Il pronunciamento del Tribunale amministrativo veneto – si legge nella nota – “rende ancora più urgente la realizzazione dell’iter proposto dal governo per individuare il percorso alternativo per l’accesso alla Stazione Marittima di Venezia. In tal senso il risultato della valutazione di impatto ambientale per il progetto di adeguamento del Canale Contorta Sant’Angelo è atteso per la prima metà di marzo 2015″.

Il presidente dell’Autorità Portuale di Venezia, Paolo Costa, ha detto invece che “prende atto della sentenza” e la considera “un ulteriore stimolo affinché venga presa quella decisione capace di togliere le navi da S.Marco senza mettere in crisi l’eccellenza crocieristica veneziana, consentendo così di uscire dall’impasse che dura ormai da troppo tempo”. “Attendiamo con fiducia le decisioni che il Governo vorrà prendere, al più presto”, conclude Costa.

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