Società

Pipetta e il regista del quotidiano

Salutare qualcuno è un invito a esistere. Sono un uomo che saluta, e basta un semplice ciao per entrare in contatto con una persona. Così ho conosciuto Pipetta, la vedevo camminare e borbottare per strada, un giorno le ho detto “ciao” e lei mi ha sorriso. Non è meraviglioso quando le persone sorridono? La sensazione che ho è quella di essere un pescatore di esseri umani, la mia videocamera è la canna da pesca, l’esca è l’amore, l’amore che provo per gli altri, e li amo per il semplice fatto che sono altro da me.Non è poco per uno che soffre di claustrofobia di se stesso, è un farmaco che lenisce il perimetro d’angoscia. Una videocamera leggera che mi segue come una compagna di vita. Mettersi in ascolto e vedere affiorare l’anima di una persona, questo è quello che faccio con il mio “lavoro” di regista del quotidiano. Un poeta ha scritto : “gli esseri umani sono il più grande spettacolo del mondo, e non si paga nemmeno il biglietto “.
Sono in sintonia profonda con queste parole. Mi basta notare un tic sul volto di una persona e si aprono orizzonti di senso, sono affascinato dal mistero sfuggente del volto umano, sono sempre alla ricerca del volto dell’uomo. E nemmeno con
la Chisciotte, la mia casa di produzione immaginaria (ma così reale in fondo) si paga il biglietto, bisogna solo mettersi in ascolto come ho fatto io girando le immagini, mettersi in ascolto con animo puro, e per purezza intendo: totale assenza di giudizio.
Chisciotte non giudica mai, sente, sogna, immagina, si tuffa nell’avventura, con il cuore al galoppo, con la follia fresca dei sogni che non muoiono all’alba, e lotta contro i mulini a vento dell’indifferenza, contro i giganti del disincanto.
L’incanto è essere al mondo, muoversi, respirare, e dire semplicemente “ciao” a chi incontri sul tuo cammino. Non c’è nulla di più bello. L’assassino che è in me uccide con l’occhio della videocamera.
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