La più bella copertina di Wolinski, ahimè, non la vedremo mai: è quella che avrebbe fatto mettendoci le facce compunte di tutti i ciarlatani e gli ipocriti che aveva preso per il culo per cinquant’anni e adesso, per giusta vendetta, prendevano per il culo lui con la loro “commozione”.
Non mi chiedete dov’è Lillo e che cosa fa in questo momento, in quale grande giornale lavora e chi, dei valorosi colleghi che ora sono-tutti-charlie si ricorda di lui. La satira, nel Belpaese, è onorata e protetta, a patto però che sia involontaria. Altrimenti so’ cazzi vostri, caro Lillo e caro Wolinski (da vivo).
(Ah: guardate che degli islamici morti a Parigi metà erano terroristi e metà erano cittadini che cercavano di fermarli).
(Ah: guardate che l’ultima copertina di CharlieHebdo non ce l’aveva con l’Islam ma con uno scrittore antislamico sostenitore dei Le Pen).
(Ah: fatevele raccontare complete, le storie, sennò diventate pezzi di satira voi stessi).
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