“Anche quando si esprimono delle opinioni non condivise, pretendiamo che la libertà d’espressione non venga mai compressa”. Così il direttore Antonio Padellaro spiega la scelta del Fatto Quotidiano di allegare al giornale in edicola domani la prima edizione di Charlie Hebdo dopo la strage di Parigi: “Un’iniziativa di solidarietà che va oltre la frase “io sono Charlie”. Un modo per fare sentire la nostra vicinanza. Anche materiale, tant’è che parte del ricavato sarà devoluto alle famiglie delle vittime dell’attacco terroristico”. Padellaro dà anche qualche anticipazione del settimanale francese, la cui copertina con Maometto sta già facendo discutere: “Il numero in edicola domani, che ovviamente abbiamo già visto, è un tentativo riuscito di fare satira senza sconti, ma in modi rispettoso. Charlie Hebdo non se la prende con le religioni, ma con chi usa i culti come strumento di sopraffazione e violenza”