Prato, via Maroncelli, cuore della chinatown. Il circolo “L’amicizia” a tarda sera chiude i battenti e si trasforma in una bisca clandestina gestita da cinesi. Ieri sera il copione si ripete, come tutte le sere. Ma c’è un fuoriprogramma. Cinque rapinatori entrano: passamontagna e cappellini calati sul volto; fucile da caccia, calibro 7,65 con colpo in canna e scacciacani in mano. Legano con fascette di plastica 21 clienti, tutti cinesi che vengono immobilizzarti mentre si trovano ancora al tavolo da gioco. Li lasciano così e portano via diecimila euro in contanti, cellulari, oggetti in oro e argento. Poi svaniscono.
Per poco però. Perché la polizia segue le tracce del commando da un po’ di tempo. Dal 23 agosto scorso: quando venne messa a segno una rapina simile in via Fabio Filzi, sempre nella chinatown di Prato. Ma quella volta ad essere presa di mira fu la sala scommesse Video 2000 Group. Questa notte è arrivata la svolta: i componenti della banda sono finiti in manette. Si tratta di cinque albanesi di età compresa tra i 25 ed i 35 anni, tutti residenti tra Prato e Firenze. Tre di loro hanno precedenti specifici e sono già facce conosciute in questura.
La polizia ha sequestrato le armi usate durante la rapina, munizioni, soldi, cellulari, gli oggetti in oro e argento rubati nel blitz. Ma durante l’arresto sono state trovate anche fascette da elettricista identiche a quelle con cui sono stati legati i 21 cinesi sequestrati nella bisca. Gli investigatori, coordinati dal procuratore Antonio Sangermano, sospettano però che i clienti nel circolo fossero molti di più e siano riusciti a fuggire prima dell’arrivo della polizia. Le 21 vittime saranno comunque, con separati atti, denunciati per reati di gioco d’azzardo.