Il Partito Repubblicano, che ora controlla il Congresso, si è messo in azione per ostacolare i provvedimenti voluti dal presidente: il decreto esecutivo firmato dal capo della Casa Bianca ha l’obiettivo di garantire il diritto a rimanere negli Stati Uniti a circa 5 milioni di immigrati senza documenti
Come ampiamente annunciato nei mesi scorsi, il Partito Repubblicano, che ora controlla il Congresso, si è messo in azione per bloccare la riforma dell’immigrazione varata da Barack Obama con l’obiettivo di garantire il diritto a rimanere negli Stati Uniti a circa 5 milioni di immigrati senza documenti. La Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti ha votato una mozione destinata a bloccare i decreti del presidente sull’immigrazione. Lo stop è stato deciso con 236 voti favorevoli e 191 contrari, in cui dieci repubblicani hanno votato contro e due democratici a favore, riferisce The Hill. La misura finanzia il dipartimento di Sicurezza interna fino a settembre e i repubblicani che controllano la Camera hanno adottato una serie di emendamenti destinati a contrastare e togliere fondi alle politiche sull’immigrazione di Obama. Uno degli emendamenti colpisce l’ordine esecutivo approvato a novembre, che permette a parte dei migranti illegali di restare negli Usa e ottenere permessi di lavoro. Un secondo boccia quello che elimina l’espulsione per parte dei migranti arrivati negli Usa da bambini.
La misura comunque non sembra avere, tuttavia, molte possibilità di diventare legge perché i repubblicani non hanno al Senato una maggioranza a prova di filibuster, cioè l’ostruzionismo ad oltranza della minoranza, senza contare che la Casa Bianca ha già annunciato che il presidente porrà il veto ad ogni legge tesa a smantellare la riforma. Comunque, approvando la misura i repubblicani hanno voluto ribadire la loro condanna ad un’azione che criticano nel merito e nella forma, affermando che Obama ha commesso un abuso di autorità varando la riforma per decreto. “Questo abuso del potere esecutivo è un affronto allo stato di diritto e alla Costituzione”, ha detto lo Speaker della Camera, John Boehner.