“Non ho letto l’emendamento”. Il presidente dell’Autorità Nazionale Anti-corruzione Raffaele Cantone nicchia alla domanda de ilfattoquotidiano.it sull’emendamento sul falso in bilancio presentato dalla maggioranza all’interno del ddl anti-corruzione, in discussione al Senato, che ripropone letteralmente la stessa norma che nel 2003 salvò Silvio Berlusconi dal processo Sme. “Non posso commentare qualcosa che non ho letto”, continua il presidente dell’Anac sulla norma che prevede la non punibilità sotto il 5% dell’utile e dell’1% del patrimonio netto. “Una cosa è certa – conclude Cantone – non ha senso punire ogni tipo di falso in bilancio, come le mere irregolarità contabili, ma bisogna individuare i fatti realmente lesivi” di Annalisa Ausilio