La nota online dell’ufficio scolastico regionale era perentoria: "La situazione di allerta e vigilanza non consente la sicurezza necessaria per la realizzazione di una visita d’istruzione". Poi è sparita dal sito Usr
“Le visite scolastiche organizzate a Parigi e nella regione dell’Ile-de-France sono sospese”. Anzi, no. Si invita a “valutare l’opportunità” di farle in questo periodo. La sostanza non cambia ma l’ufficio scolastico regionale del Lazio in 24 ore ha scritto ben due note sulla questione. Il direttore Gildo De Angelis – dopo gli attentati di Parigi, dalla strage nella redazione di Charlie Hebdo all’attacco nel negozio ebraico – è preoccupato per le scolaresche che avevano programmato di fare il loro viaggio d’istruzione nella capitale francese. Anzi la prima comunicazione, firmata dal numero uno di via Planciani e scomparsa dal sito dell’Usr nella mattinata di mercoledì (ma ancora visibile sul sito di Orizzonte Scuola e di Studenti.it) era perentoria: si richiedeva di “sospendere per il momento qualsiasi progetto e programma di visita a Parigi e nella regione dell’Ile-de-France, dal momento che la situazione di allerta e vigilanza non consente la sicurezza necessaria per la realizzazione di una visita d’istruzione”.
Una scelta che per gli studenti è stata inaspettata, ma che ha rassicurato i docenti alle prese con l’organizzazione delle uscite didattiche: “I viaggi, i soggiorni e le visite scolastiche – comunicava il direttore generale nella prima nota – a carattere eccezionale organizzate nella regione dell’Ile-de-France sono, fino a nuovo ordine, sospese”. Una decisione presa nelle competenze dell’ufficio scolastico regionale ma che deve aver fatto arricciare il naso in viale Trastevere, visto che dopo alcune ore la nota è stata fatta sparire. Alle 12.40 di mercoledì, la stessa segreteria di De Angelis, interpellata sulla vicenda, ammetteva: “Ci sono stati dei problemi, il direttore ora è impegnato in una riunione ma a breve vi sarà una nuova nota”.
Poi, nel pomeriggio arriva la marcia indietro. Nessun ordine, semmai solo un consiglio: “A seguito dell’attentato del 7 gennaio 2015 alla sede del giornale Charlie Hebdo a Parigi, il primo ministro francese ha deciso di elevare il livello del dispositivo ‘allarme attentato’ nella regione dell’Ile-de-France, e per le Accademie di Parigi, Creteil e Versailles (notizia reperibile nel sito del Ministère de l’Education Nationale, de l’Enseignement supérieur et de la Recherche) si invita, pertanto, a valutare l’opportunità di effettuare nell’attuale periodo viaggi d’istruzione a Parigi e nella regione dell’Ile-de-France”.
Una posizione isolata visto che l’ufficio scolastico regionale del Lazio è l’unico ad aver pensato ad una comunicazione di questo genere. Al ministero, al momento, escludono interventi e confermano che dagli uffici periferici non vi è notizia di dirigenti allarmati. Nelle prossime ore, tuttavia, qualche altro ufficio scolastico regionale potrebbe intervenire visto che è di propria competenza la questione dei viaggi d’istruzione. A gennaio sono già molte le scuole che hanno deciso che gita faranno e Parigi è da sempre una meta ambita. Basta pensare che anche nel 2014, secondo l’Osservatorio del Touring, la capitale francese era in vetta alla classifica delle più amate dagli studenti, con Berlino e Praga.