Al Museo del Risorgimento fino al 29 marzo 2015 si tiene un'esposizione che, attraverso materiale video, fotografico e documentale, illustra la realtà agricola come tratto distintivo dell'identità del territorio
Il conto alla rovescia verso l’Expo 2015 milanese incentrato sull’alimentazione col suo motto “Nutrire il pianeta. Energia per la vita” viene scandito dal moltiplicarsi di iniziative multidisciplinari che permettono di indagare l’universo del cibo a 360 gradi, con approcci e punti di vista in grado di avvicinare anche i meno appassionati.
Tra queste un posto di rilievo lo occupano le mostre, che spesso coniugano i temi dell’alimentazione ad altre aree tematiche come la scienza (ne è un esempio “FOOD-La scienza dai semi al piatto” in corso di svolgimento al Museo di Storia Naturale) o il sociale. A quest’ultima categoria appartiene l’esposizione, organizzata in collaborazione col Comune di Milano e prevista al Museo del Risorgimento fino al prossimo 29 marzo 2015, dal titolo “I lavoratori del cibo. Un racconto attraverso fotografie, parole e documenti”.
Un percorso espositivo che, partendo dal passato ma arrivando fino alla realtà odierna, punta a far conoscere un tratto distintivo dell’identità e della cultura lombarde, riscoprendo non solo quelli che erano i mestieri tipici in particolare delle cascine milanesi (come le famosissime mondine), ma anche l’evoluzione delle loro condizioni di lavoro attraverso la creazione di una solidale mentalità di categoria e con difficili lotte per il riconoscimento dei diritti. Tutto questo grazie a materiale fotografico e documentale in gran parte inedito e proveniente da fonti come, tra le altre, l’Archivio del Lavoro di Sesto San Giovanni, le carte della Federbraccianti-Cgil, e l’Archivio Storico Same Deutz-Fahr.
A completamento della mostra, visitabile ad ingresso libero, saranno poi gli stessi lavoratori a “parlare”, con interviste a contadini, mungitori e imprenditori agricoli che si racconteranno in prima persona. A questi video se ne accompagneranno altri di carattere storico-etnografico dedicati alla vita in campagna.