Addirittura 1.500 ordini nel primo mese di commercializzazione. Toyota annuncia che le richieste per la sua auto a fuel cell Mirai hanno superato le più rosee aspettative: la Casa aveva previsto di venderne solo 400 entro la fine del 2015. Circa il 60% degli ordini vengono da uffici governativi e aziende, il resto da clienti privati, prevalentemente dalla zona di Tokyo e dalle prefetture di Kanagawa, Aichi e Fukuoka. Le limitate aspettative di vendita erano giustificate dall'alto costa della vettura (in Giappone costa l'equivalente di 50.000 euro) e dalla limitata diffusione dei distributori di idrogeno. Nella Toyota Mirai, infatti, l'idrogeno contenuto nel serbatoio reagisce con l'aria all'interno delle celle a combustibile (o fuel cell) producendo corrente elettrica, che va ad alimentare il motore. Oggi in Giappone le stazioni di distribuzione d'idrogeno sono poche, ma lo scorso giugno il ministro dell'economia nipponico ha presentato il progetto per una “società dell'idrogeno” nella quale il gas viene utilizzato anche per usi domestici. Fa parte del piano governativo anche l'apertura, nel corso del 2015, di 100 punti di ricarica nelle principali città.