È il quarto anno di seguito che Madonna ha scelto la più defilata Gstaad, la perla dell’Oberland bernese, enclave di snob e miliardari per trascorrere le vacanze natalizie. Questo è l’antefatto. Madonna posta sui social network la foto della sbarra di sicurezza della seggiovia personalizzata con il nome del suo ultimo album ‘Revolution’. L’ha imbrattata lei con smalto multicolor? O è una semplice ragazzata dei suoi figli teenagers, Lourdes e Rocco? L’Ufficio del Turismo fa reprimenda, la foto viene ritirata. Intanto un nuovo passatempo è stato inventato: con spray painting nascosto sotto le giacche, si lascia il proprio tocco artistico in seggiovia o in ovovia. Un po’ come fanno i madonnari (ops, gli artisti da marciapiede). L’abbottonatissima stampa svizzera, solitamente poco incline alle frivolezze frou frou, si è scatenata nel rilancio della notizia di Madonna graffittara. C’è chi scommette che sia una bufala al 90%. “Ma ti pare che Madonna si prenda la briga di disegnare in bicolore su una sbarra di una seggiovia scortata tutto il tempo dal maestro?”. Intanto la sera a cena al Grand Hotel Park la rockstar arrivava con felpa con cappuccio calato sulla testa. Praticamente, icona del nulla. Niente strette di mano, niente selfie con i camerieri, inavvicinabile.
Se in passato Madonna era stata ospite di Valentino, già dallo scorso anno ha cominciato a prendere una struttura in affitto. Nel frattempo i rapporti con il clan Valentino devono essersi guastati, perché Madonna e lo stilista non si fanno più vedere in giro insieme neanche per sorseggiare un vin brulé. Giancarlo Giammetti, socio d’antan dello stilista, lancia su Instragram una foto della rockstar. Ma dopo poche ore del Giametti pensiero non c’era più traccia in rete. Chi ha pensato a cancellarlo? Madonna e il suo entourage ne uscivano davvero così scalfiti?
Certo fare parte di una corte, seppure glamour come quella di Valentino, è impegnativo: lui decide orari per colazioni, pranzi e cene. Dal tavolo in pool position nella hall del Palace cinquestelle, Valentino, a mo’ di chioccia, si alza, fa un cenno e tutti lo seguono. Madonna invece vuole dettare la sua tabella di marcia: scia tutte le mattine, abbardata per rendersi irriconoscibile, sotto il casco nero anche il passamontagna in total black. Look anti scoop sempre uguale negli ultimi tre anni. Pare che lo faccia apposta a vestirsi allo stesso modo, così le foto non valgono nulla, perché non si sa se siano di quest’anno o di quelli precedenti (per il look 2011 cambiò solo il colore dei goggles!). Certo non si può dire che la signora Ciccone non ci metta l’impegno, ma sugli sci rimane rigida come un pezzo di legno! Non l’avrei neanche riconosciuta a casa di amici se non mi avessero dato di gomito: “Ehi, quella è Madonna!”. In fondo, sembrerebbe una sciura di mezza età vestita con abiti scippati dal guardaroba di sua figlia.
Intanto il duo Val&Giam sostituisce la riottosa Madonna con Olivia Palermo, l’icona del momento, ai piedi Moon Boots in colore catarifrangente. Più bella, meno diva. Più sorridente, soprattutto quando esce da Cartier, con gli occhi che brillano, come la fede di diamanti che il fidanzato le ha infilato al dito per gioco.
Momenti di gloria a Palazzo Braschi in Piazza Navona. Con “I vestiti dei sogni. Un secolo di storia del cinema attraverso l’arte dei grandi costumisti italiani”, mostra che si inaugura dal 16 gennaio al 22 marzo. Un percorso dalle origini ai giorni nostri, dalle dive del muto a’La grande bellezza’. Da Romeo e Giulietta di Zeffirelli al Casanova di Fellini, passando per il Gattopardo di Visconti. Usciti da quella fucina di talenti che è stata ed è la sartoria Tirelli. “Il rischio era che, fuori contesto, gli abiti sembrassero dei fiori appassiti – spiega Dino Trappetti, patron della Sartoria Tirelli – abbiamo chiesto a Luca Bigazzi, uno dei più valenti direttori della fotografia, di immaginare un percorso di luci che riportasse alla magia di un set hollywodiano”. Ho visto la mostra in anteprima. Imperdibile.
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età dell’innocenza – Pescucci
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