Chiusa l'inchiesta sull'edizione 2012 dell'evento, stralciate le posizioni del sindaco, del presidente della Regione e dell'ex della Provincia Cesaro. Pronta la richiesta di rinvio a giudizio per altri imputati, tra cui l'ex numero uno di Confindustria Paolo Graziano
Inchiesta sull’edizione 2012 della Coppa America a Napoli, si avvicina l’archiviazione per il sindaco Luigi de Magistris, il governatore della Campania Stefano Caldoro e il deputato ed ex presidente della Provincia Luigi Cesaro. I procuratori aggiunti Alfonso D’Avino e Fausto Zuccarelli e il pm Graziella Arlomede hanno stralciato la posizione dei tre politici dalla richiesta di rinvio a giudizio avanzata nei confronti dell’ex capo di Confindustria Napoli Paolo Graziano e di altri 14 imputati.
De Magistris, Caldoro e Cesaro erano indagati di abuso d’ufficio in concorso con Graziano per aver costituito la società di scopo Acn (America’s Cup Napoli) incaricata della gestione dell’evento velico scegliendo l’Unione Industriali di Napoli come partner privato senza una procedura di evidenza pubblica. Dopo l’avviso di conclusione indagini, i politici hanno deciso di rendere interrogatorio. Le spiegazioni fornite in Procura hanno convinto il pm. Diverso il destino di Graziano, dei suoi consulenti e dell’imprenditrice specializzata in grandi eventi, Rossella Bussetti, per i quali ci sarà un’udienza preliminare. Pronta la richiesta di rinvio a giudizio con accuse che spaziano dalla turbativa d’asta al falso all’abuso d’ufficio per l’anomala gestione degli appalti collegati alla competizione sportiva. Cinque imputati sono accusati anche di associazione per delinquere. Si tratta di Graziano, Bussetti, un dirigente del Comune di Napoli e due consulenti di Acn: “Si associavano – si legge nel capo di imputazione – al fine di commettere più delitti di falso e turbativa d’asta (…) funzionali al controllo dell’evento Coppa America”.