Lancio di bombe carta contro i cancelli della sede del Gruppo Ferrovie dello Stato italiane su viale dello Scalo di San Lorenzo, a Roma, durante il corteo No Tav, indetto contro “grandi opere, sfratti, devastazioni ambientali e sgomberi” e partito da piazzale Tiburtino dietro lo striscione “Fermarli è possibile“. Uomini e mezzi delle forze dell’ordine si sono schierati all’interno dell’edificio, oltre i cancelli. Esposto anche lo striscione “La valle non si arresta”, tra lo sventolio di diversi fumogeni rossi, mentre alcuni manifestanti hanno lanciato sassi contro i cancelli. La marcia del corteo è poi ripresa in direzione di piazzale di Porta Maggiore. Più volte sono stati urlati slogan contro il premier Matteo Renzi e il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi. “Siamo in duemila”, hanno detto gli organizzatori dal megafono che hanno spiegato: “Abbiamo scelto di fare un corteo non al centro di Roma, ma nei quartieri popolari, per parlare ai palazzi dove c’è la gente e non a quelli del potere” riprese di Mauro Episcopo
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