Ci risiamo. Un’altra volta. L’ennesima volta. Maurizio Gasparri utilizzando il social network twitter commenta la notizia “fake” letta su “Piovegovernoladro” che sosteneva che le ragazze appena liberate, Greta e Vanessa, avessero fatto del sesso consenziente con i loro rapitori. Il web si è scatenato e in poche ore in nottata l’hashtag #Gasparrifuoridatwitter è diventato top trend. Sono diversi gli hashtag che si rincorrono che chiedono al Vice Presidente del Senato di dimettersi: #Gasparridimettiti, #dimissioniGasparri, #GasparrifuoridalSenato etc…
#VanessaeGreta sesso consenziente con i guerriglieri? E noi paghiamo! @forza_italia
— Maurizio Gasparri (@gasparripdl) 17 Gennaio 2015
“Ho letto la notizia. Mi sono limitato a chiedere se fosse vera. Peraltro, a una persona che mi ha offeso per quelle parole, ho scritto di vergognarsi. E come ho detto a lui, ripeto a voi: un sito riportava che lo avevano detto le due ragazze ai pm. Ho anche scritto che spero non sia vero. Io registro e chiedo. Non ho affermato nulla”.
– Ma lei ha un ruolo istituzionale, forse Twitter non è il luogo in cui chiedere una cosa del genere. E non in quel modo.
“È un luogo di trasparenza. Si capirà se c’è un falso. Io non vedo perché non posso fare una domanda. Qual è il problema? Mica faccio un’affermazione, faccio solo una domanda”.
– Quel sito è autorevole?
“Che ne so”.
Ci si domanda quindi se una carica istituzionale possa essere così approssimativa nel tirare conclusioni affrettate. Sui social Maurizio Gasparri è noto per le sue gaffe: spesso e volentieri insulta chi lo attacca e solo qualche mese fa è scoppiato il caso della ragazza che per difendere il cantante Fedez, accusato a sua volta da Gasparri di essere un “cosodipinto che fa orrore”, si era vista twittare “Meno droga, più dieta, messa male“.
Ancora una volta l’uso dei social è al centro delle polemiche: una carica dello Stato può essere così leggera nel comunicare?