Lo ha detto a "Che tempo che fa" il segretario nazionale della Lega, che ha proposto di abolire la legge Fornero per "recuperare 20 miliardi" tassando le prostitute "come avviene in tutti i Paesi civili in Europa". Sul presunto riscatto di Greta e Vanessa: "Il governo farebbe meglio a dire apertamente che ha pagato"
Si sente “più di sinistra di Renzi”, tra il presidente del Consiglio e Vladimir Putin sceglierebbe senza indugiare il secondo e propone di abolire la legge Fornero tassando le prostitute. E’ stato un Salvini-show quello andato in onda su RaiTre durante la trasmissione Che tempo che fa. Se mi sento di sinistra? “Di certo mi sento più di sinistra di Renzi – esordisce il segretario nazionale della Lega Nord rispondendo alla domanda di Fabio Fazio – sono comunista alla vecchia maniera, conosco più fabbriche di chi frequenta i banchieri“, specifica sferrando una stilettata al premier.
Quando il discorso si sposta sull’economia, il leader delle camicie verdi sciorina la sua ricetta per risolvere la questione dei diritti acquisti della legge Fornero: “Martedì la Corte Costituzionale dirà un sì o no pesantissimo sulla legge Fornero. Spero che la Consulta ci permetta di cancellare quella legge infame”. Per Salvini, quindi, sarà possibile recuperare i 20 miliardi che servono se si cancella la legge Fornero “applicando alla Sanità italiana i criteri del Veneto”. “Così – spiega – avremmo 20 mld di risparmi”. Inoltre, conclude il leader della Lega, bisognerebbe regolarizzare e tassare la prostituzione “come avviene in tutti i Paesi civili in Europa”. Così “entrerebbero nelle casse dello Stato altri 2 miliardi“.
Non poteva mancare un passaggio sul caso di Vanessa Marzullo e Greta Ramelli, le due cooperanti italiane rapite in Siria il 31 luglio 2014 e liberate il 15 gennaio. “Fossi al posto di Renzi, io non pago una lira di riscatto per nessuno perché metto a repentaglio la vita di altri – ha detto Salvini, che nei giorni scorsi aveva utilizzato toni molto duri contro il presunto pagamento – l’abbiamo capito tutti che abbiamo pagato quindi il governo farebbe meglio a dirlo apertamente”.
C’è anche tempo per un’escursione in politica estera. E un confronto tra il presidente del Consiglio italiano e il presidente della Federazione russa. Tutto parte dall’Ue: “L’Europa è una gabbia da cui liberarsi il prima possibile, ridiscutendo tutti i trattati, tornando ad avere il controllo della moneta e se serve uscendone – avverte il segretario – Renzi è una pedina di quest’Europa, contesto Renzi non perché mi sta antipatico. Se fossi un marziano e dovessi votare Renzi in base a quello che dice” in tv “lo voterei. Ma non ne mantiene una”. Tra Putin e Renzi chi scelgo? “Preferisco Putin, tutta la vita”.