Catfight in più match e con diversi protagonisti, durante l’ultima puntata de “La Gabbia”, su La7. Il conduttore Gianluigi Paragone indice il gioco delle primarie per il Quirinale: gli ospiti del talk show di approfondimento commentano le scelte del pubblico, esprimendo le proprie preferenze. Giampiero Mughini, in collegamento, fa il suo endorsement spassionato per Giuliano Amato: “Sono suo amico, estimatore, sodale intellettuale”. Alle proteste del pubblico in studio, però, reagisce piccato e redarguisce Paragone: “Dì ai tuoi amici che stiano buoni e cheti e che studino”. Poi ha un primo scontro con il giornalista Daniele Martinelli, polemica che riesplode successivamente con toni più roventi, quando nel gioco delle primarie vince col 64% dei voti Stefano Rodotà. “E’ molto in armonia con il pubblico politico del blog di Beppe Grillo“. “Mughini è meglio che parli di partite di calcio e non di politica” – ribatte Martinelli – “Sette anni fa diceva stronzate su Grillo e non ha ancora smesso“. “Stai zitto, cretino, idiota, analfabeta”, replica lo scrittore. Qualche minuto dopo, si discute il contestato tweet del vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri (FI), sulla vicenda di Vanessa e Greta (“Sesso consenziente con i guerriglieri? E noi paghiamo!”). “Gasparri è uscito dall’onore umano con quel tweet“, commenta Mughini, che si scontra in modo veemente con Viviana Beccalossi (FdI). Un uomo del pubblico grida “Vergogna” all’indirizzo dello scrittore. Non ci sta l’ex giudice di X-Factor, Mara Maionchi, che, col suo noto linguaggio colorito, manda a quel paese il contestatore. E sul pagamento del riscatto per la liberazione delle due ragazze, osserva: “Io avrei voluto vedere chi di voi avrebbe detto: ‘No, io non pago’. A 20 anni si è anche generose…”. L’ex sindaco di Pavia, Alessandro Cattaneo (FI) le rinfaccia di fare retorica e la Maionchi si difende: “La retorica la faccio quando cazzo pare a me, non quando pare a voi, hai capito?“
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