Perché la musica, il teatro, l’arte in genere sono sinonimo di passione, speranza e cambiamento. Tutti fuori è la possibilità che l’uomo si riserva di superare i suoi limiti, di vincere la rassegnazione e la passività. Con questo intento l’intrigante voce della solista Silvia Romano si unisce all’interpretazione teatrale di Raffaele Bruno.
In questo disco si respira in ogni canzone energia e passione, elementi assolutamente necessari per riscattare la propria città e il quartiere di Scampia da un’immagine stereotipata. Il video rappresentativo dell’album è stato girato durante il Carnevale di Scampia ed è dedicato all’artista di strada Felice Pignataro, ideatore di questo carnevale e fondatore del centro sociale Gridas. Voglia di riscatto e di denuncia, dunque. La scelta sembra non essere casuale.
Durante il Carnevale infatti, al popolo veniva concesso uno sfogo prima di affrontare il digiuno quaresimale e ogni trasgressione poteva liberamente manifestarsi nei giorni della festa. Veniva data l’occasione, una volta l’anno, di denunciare e deridere il padrone. La satira veniva espressa dal carro allegorico che diveniva un’arma potente: uno strumento in mano al popolo di denuncia nei confronti del potere. Tra le altre, la canzone Core carnale dedicata al problema del femminicidio, va proprio in questa direzione.
I Rete Co’mar sono: Silvia Romano (voce solista), Raffaele Bruno (voce recitante), Luigi Brunetti (chitarre e voce), Vittorio Nicoletti Altimari (basso e voce), Mauro Caso (batterista), Antonello Petrella (Sax) e Emanuele Aprile (fisarmonica, tastiere e voce).
Di loro e del loro talento, ne sono sicura, ne sentiremo a lungo parlare.
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