Le immagini della telecamera nascosta dalla Dia documentano una delle riunioni del comitato ristretto che spartiva la torta degli appalti dell’ospedale di Caserta insieme al clan Zagaria. E’ il 27 marzo 2013, ufficio dell’ingegnere Bartolomeo Festa, il dirigente dell’unità di ingegneria ospedaliera accusato di aver truccato i bandi. Per gli inquirenti questo ufficio è il centro nevralgico del ‘sistema Zagaria’ ed è ‘occupato stabilmente’ dagli imprenditori collusi col ‘sistema’. C’è anche un politico del Pdl, Antonio Magliulo. Al momento dell’accesso della polizia giudiziaria, prova a sottrarsi all’identificazione, su suggerimento di Festa. Potrebbe essere ‘compromettente’. Ecco il testo dell’informativa e della conversazione intercettata, frutto dell’agitazione del momento e del tentativo degli interlocutori di capire cosa stiano cercando gli agenti della Dia appena apparsi nei corridoi. Si ipotizza che il loro arrivo sia collegato alla denuncia di un imprenditore della società ‘Scoglio spa’ che ha presentato un ricorso al Tar per una gara del maggio 2009. La discussione prosegue sull’acquisizione giudiziaria dei rendiconti dei lavori assegnati in somma urgenza. Nicola Frese è evidentemente preoccupato e fa rilevare all’ingegnere Festa la gravità della situazione, perché le assegnazioni sarebbero state eseguite in violazione di legge e sempre alle stesse ditte. Frese esclama: “…si sta mischiando il sacro con il profano mo avete capito o no. Gli ordini che facciamo tipo Della Mura, Cioffi, Iannone, Cutillo eccetera eccetera, con queste grandi cose, con queste grandi opere perciò è preoccupante la cosa hai capito. He! Perchè si passa dal grande al piccolo. .. .”. Frese avrebbe capito che gli inquirenti puntano a dimostrare l’esistenza di un cartello di imprese favorite, che lui stesso in parte elenca. Nel corso della discussione entra Magliulo. Festa lo blocca e lo invita ad allontanarsi, potrebbe essere controllato dalla Dia di Vincenzo Iurillo
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