Decisione rinviata al 4 febbraio per i 71 dipendenti della Lega Nord licenziati. Le parti disertano il vertice convocato oggi pomeriggio al ministero del Lavoro a Roma e tutto si risolve in un nulla di fatto. “Se Matteo Salvini ci considera amici, come ha detto, allora dovrebbe salvarci, se dice di combattere per tutti i lavoratori allora dovrebbe difendere i suoi militanti con le unghie e con i denti invece di mandarci a casa” afferma Francesco Bonora, rappresentante Uil e dipendente della Lega Nord che nel pomeriggio ha manifestato in un sit-in a Montecitorio. “Noi abbiamo lavorato tanto per il referendum contro la legge Fornero e dispiace anche a noi la decisione della Consulta, ma oggi quello che dice Salvini risulta incoerente, difende tutti ma i suoi li manda al macero” aggiunge. E sulla promessa che arriva dal segretario del Carroccio di un loro possibile ricollocamento sono scettici: “A noi fino ad oggi non è arrivata nessuna proposta, i soldi ci sono, potrebbero accettare i contratti di solidarietà, invece nulla, manca la volontà” di Irene Buscemi

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