Nel luglio del 2013 l’assessore comunale di Chieti con delega alle politiche per la casa, Ivo D’Agostino (dell’Udc), fu arrestato. Contro di lui le accuse di sette donne che lo incolpavano di aver loro estorto sesso, “attenzioni particolari”, in cambio della speranza di un alloggio di edilizia popolare. Donne sia italiane che straniere, spesso sole, disoccupate, con figli a carico, alla ricerca disperata di un posto dove andare a vivere.
Oggi l’ex assessore, che si è sempre dichiarato innocente, ha patteggiato tre anni e tre mesi di reclusione per i reati di violenza sessuale e concussione contestatigli, dinanzi al giudice per l’udienza preliminare di Chieti, Antonella Redalli. D’Agostino ha versato 46 mila euro per il risarcimento danni alle sei donne che si erano costituite parte civile: a ognuna di loro è andata una cifra tra i 4 e i 10mila euro. All’ex assessore, presente in aula, è stata anche inflitta l’interdizione perpetua dai pubblici uffici.
L’indagine “Sex for house” prese le mosse dal racconto di una donna di origini cubane, che disse di essere stata dirottata nell’ufficio di D’Agostino dove subì avance sessuali. Subito dopo arrivarono le altre denunce. Il quadro che emerse fu questo: D’Agostino era solito far accomodare le cittadine, spesso iscritte da anni alle graduatorie per le case popolari, nel suo ufficio di assessore. E lì dentro, a porta chiusa, instaurato un clima amichevole, partivano gli approcci. Sempre più pesanti.
Dichiarò per esempio nel corso di un incidente probatorio, dinanzi a gup, pm e difensori, una delle sue presunte vittime: “Io mi sono alzata per andarmene e lui si è avvicinato a me. Praticamente si è proprio… mi ha messo le mani addosso, a baciarmi, a toccarmi e io sono rimasta proprio scossa… Si è avvicinato a baciarmi, a toccarmi, a dirmi quanto sei bella… Poi mi ha toccata al seno, mi ha baciata alle labbra, al collo… io volevo proprio andare, ero sconvolta e lui mi ha detto: no aspetta, aspetta un attimo… Si è avvicinato alla porta, c’era una coppia di persone con un bambino, li ha fatti mandare via, è entrato e poi io… ero proprio naturalmente molto scossa e quindi stavo piangendo e lui si è avvicinato e mi ha detto non ti preoccupare. Così si è avvicinato, mi ha stretta e mi ha messo le mani dentro i pantaloni. E mi ha toccata”. Uno dei legali dell’ex assessore, sposato e con quattro figli, ha chiosato: “Quelle di D’Agostino erano debolezze”.